CuneoA soli 17 anni, guidando senza patente e sotto l'effetto di stupefacenti un'auto rubata, si è schiantato contro un Tir. Lui è rimasto gravemente ferito, la sua fidanzata - anche lei diciassettenne - è morta schiacciata tra le lamiere contorte. Quella che forse voleva essere solo una bravata si è trasformata in tragedia per due giovanissimi cuneesi. Lei sarà sepolta domani, lui è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Savigliano.
Erano da poco passate le 11,30 di mercoledì quando nel rettilineo lungo la statale che da Cavallermaggiore porta a Racconigi, la Citroen con a bordo i due fidanzatini ha invaso la corsia opposta schiantandosi contro un camion. Paola Trinchera è rimasta schiacciata tra le lamiere dell'auto e quando sono arrivati i medici del 118 per lei non c'era più nulla da fare. Ferito in maniera grave il fidanzato del quale, essendo minorenne, non sono state rese note le generalità ma si sa che abitava a Bra con la mamma casalinga, il padre operaio e altri due fratelli. Già in passato aveva dato qualche preoccupazione ai genitori, con comportamenti sopra le righe tipici degli adolescenti un po' irrequieti, ma nessuno si aspettava potesse accadere una simile tragedia.
Paola abitava invece a Cavallermaggiore con la mamma, mentre il padre vive a Torino, città dove probabilmente domani si svolgeranno i funerali. Studiava all'istituto salesiano di Bra, dove aveva conosciuto il suo fidanzatino: un'amicizia che le è stata fatale. Si erano innamorati sui banchi del Centro di formazione professionale, dove frequentavano un corso di preparazione al lavoro per addetti alla vendita. In questi giorni le lezioni sono state sospese, in quanto gli alunni stanno seguendo gli stage aziendali: evidentemente Paola e il suo ragazzo avevano deciso di trascorrere la giornata in maniera diversa.
La Citroen C2 - secondo i carabinieri di Savigliano diretti dal capitano Marco Campaldini - era stata rubata due giorni prima in un'area di servizio a Bra ed alcuni testimoni, subito dopo il furto, avevano raccontato di aver visto il ladro andare verso Cavallermaggiore. A bordo della vettura, subito dopo l'incidente, i militari hanno trovato anche alcuni quadri e un crocefisso rubati in un cascinale disabitato alla periferia della cittadina la notte prima che i due ragazzi finissero la loro folle corsa contro il camion. Toccherà ora agli inquirenti stabilire se i due furti, avvenuti poche ore prima nei due paesi di residenza dei ragazzi siano stati commessi proprio da loro. La refurtiva ritrovata non aveva molto valore, anche se ad un occhio poco esperto poteva sembrare il contrario. Potrebbe essere, ma non ci sono prove, che i due ragazzi abbiano voluto trascorrere qualche giorno da soli, lontano dalle famiglie e speravano di racimolare qualche soldo vendendo i quadri ed il crocefisso. L'unico che potrà raccontare come sono andate le cose, le intenzioni che avevano e dove intendevano andare a bordo di quell'auto rubata, è il diciassettenne che ora è piantonato in ospedale.
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