Cronaca locale

Con 17 milioni di euro la Darsena cambia look per imitare la Senna

IL PROGETTO Via ai lavori da fine anno. Piazza XXIV maggio sarà tutta pedonalizzata Un percorso di 20 chilometri raggiungerà l’Expo

Con 17 milioni di euro la Darsena cambia look per imitare la Senna

Regalo di Natale (targato 2012) per milanesi e turisti. A gennaio 2013 partiranno i lavori, che la città aspetta da un decennio, ormai, per la riqualificazione della Darsena. E dei Navigli. Primo passo per la creazione delle vie d’acqua che permetteranno entro il 2014 di raggiungere dalla Darsena al sito Expo in maniera ecosostenibile. Ventuno chilometri dal porto di Milano, lungo il Naviglio Grande fino alla stazione di San Cristoforo passando dal Giambellino per addentrarsi poi nel parco delle Cave e nel Bosco in città, su a nord fino a Rho Pero.
Parte da qui il progetto delle vie d’Acqua, il complesso di interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale nella cintura ovest della città, che l’esposizione universale lascerà in eredità alla città. Ma sarà tutta la zona a rifarsi il look, a partire da piazza XXIV maggio che sarà pedonalizzata e «restituita al passeggio e alle biciclette» per dirla con parole arancioni. «Restituiamo alla città uno dei luoghi più belli che per anni è stato abbandonato nella sporcizia e al degrado, diventando invivibile. Ora realizziamo un sogno, la restituzione del porto ai milanesi».
I bandi per la riqualificazione della Darsena verranno lanciati entro giugno 2012, mentre l’avvio dei lavori è previsto per l’inizio del 2013. Il cantiere si concluderà entro dicembre 2014. L’investimento complessivo è di 175 milioni di euro, di cui 160 finanziati dalla società Expo e 15 dai privati. Di questi 17 andranno solo per il progetto di risistemazione della Darsena, firmato dallo studio Rossi Bodin, vincitore del concorso bandito da palazzo Marino nel lontano 2004.
«La Darsena è un luogo simbolo di Milano, snodo prezioso del sistema idrico della città - commenta l’amministratore delegato di Expo 2015 spa, Giuseppe Sala -. Da tempo, però, è abbandonata a se stessa. Contribuire a recuperarla rappresenta un significativo obiettivo che la società si propone. Il recupero della Darsena è una delle eredità che l’Expo lascerà a Milano e alla Lombardia: sarà uno dei segni concreti di rinnovamento che la manifestazione porterà alla città e all’intero territorio, visibile a turisti e visitatori già nei mesi precedenti l’evento».
La riqualificazione dell’ex porto, progettata dagli architetti Jean Francois Bodin, Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto e Sandro Rossi, sarà presentata insieme con gli altri interventi sul sistema idrico previsti il 5 febbraio al teatro Dal Verme. Elementi qualificanti la sistemazione delle sponde, l’ampliamento della banchina verso viale D’Annunzio per piccole manifestazioni e spettacoli, un nuovo pontile sospeso sul lato di viale Gorizia. Saranno riqualificate porzioni delle mura spagnole e la fontana della Conca di Viarenna e il mercato comunale. Alberi e verde lungo la passeggiate che correrà lungo le sponde, su modello del lungo Senna. La nuova via d’acqua, invece, partirà dal Naviglio Grande per collegarsi con il canale che circonderà il sito di Rho.


Preoccupati i residenti, riuniti nel comitato de Navigli, che da anni si batte per il recupero e la tutela dell’ex porto: «Speriamo vivamente che la Darsena non diventi la succursale delle movida».

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