Almeno 17 persone sono morte in due esplosioni avvenute in un deposito di munizioni di armi della base delle Guardie rivoluzionarie di Bigdaneh a Malard, 40 km a ovest da Teheran. La deflagrazione è stata causata da un incidente e ha rotto i vetri di varie case a Malard e nella vicina Sharyar, secondo varie agenzie locali
Un episodio simile si era verificato a ottobre 2010, uccidendo una ventina di membri delle brigate Al-Hadid, appartenenti ai Pasdaran, nella base Iman Ali vicino alla cittadina di Khorrambad (ovest dell’Iran). Qui, secondo quanto allora reso noto dal sito israeliano Debkafile, specializzato in notizie di intelligence, erano custoditi la maggior parte dei missili Shehab-3 a media gittata, destinati ad essere utilizzati contro Israele in caso di guerra. Secondo la stessa fonte, "una mano misteriosa" aveva provocato tre esplosioni nei tunnel in rapida successione, distruggendo diverse rampe di lancio e rendendo il sito inutilizzabile. L’esplosione odierna si è verificata in una fase di alta tensione tra l’Iran e l’Occidente, a pochi giorni dalla pubblicazione di un allarmante rapporto dell’Aiea sui possibili scopi militari del programma nucleare iraniano.
Inoltre, proprio alle Guardie rivoluzionarie è stato attribuito dagli Usa un presunto complotto per assassinare l’ambasciatore saudita a Washington. Ma in entrambi i casi le autorità iraniane hanno reiteratamente respinto ogni accusa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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