«Con 20 centesimi un pasto e un futuro a tutti i bambini»

Parte da Milano la campagna dell’Onu Moratti: «Problema che riguarda tutti»

Più di 59 milioni di bambini nel mondo rischiano la morte per fame. Una cifra incredibile. Siamo nel 2008, sembra impossibile eppure una popolazione di ragazzini equivalente a quella di tutta l’Italia ha un futuro che fa paura. Ma la certezza di un presente di stenti. E, invece, per un pasto bastano 20 centesimi al giorno. «Con un euro - ricorda il milanista Ricardo Kakà - un semplice caffè, si dà da mangiare a cinque di loro». È partita ieri da Milano la campagna «Fill the cup» (riempi la tazza) organizzata dal World Food Program per sconfiggere la fame. Come ambasciatore dell’iniziativa, simboleggiata da una ciotola rossa da riempire quotidianamente con 20 centesimi, l’agenzia delle Nazioni Unite ha scelto la stella rossonera.
«Sono numeri che scoraggerebbero chiunque - le parole di Kakà ieri a Palazzo Marino -. Ma noi dobbiamo fare qualcosa». Sullo schermo scorrono le immagini. Occhioni neri sgranati. «Io da grande voglio fare l’infermiere, io il giornalista, io voglio diventare ricco». Sono sogni, l’appello del calciatore dal cuore grande, «da far diventare realtà». Non a caso partendo da Milano, dato che la candidatura all’Expo 2015 è proprio incentrata sul tema dell’alimentazione. «In un mondo globalizzato - spiega Letizia Moratti - non è possibile che problemi che riguardano alcune aree non siano affrontati da tutti i Paesi. Nel futuro la globalità dovrà essere innanzitutto solidale. Dobbiamo realizzare il primo obiettivo del millennio, sconfiggere la fame nel mondo». Un’impresa impossibile? «I grandi risultati - assicura il sindaco - si raggiungono con tanti piccoli gesti».
E allora dopo aver riempito con le monete la tazza rossa, basta entrare nel sito internet (www.wfp.org) per fare la donazione di 35 euro l’anno. A sostenere l’impegno del Programma alimentare mondiale e del Comune, è arrivato anche John Agyekum Kufuor, presidente del Ghana, un Paese che grazie alle riforme economiche riuscirà, secondo l’Onu, a raggiungere entro il 2015 il primo degli Obiettivi del Millennio: la cancellazione della povertà e della fame.

Per garantire a 59 milioni di bambini un pasto, il Wfp ha stimato un investimento di 3 miliardi di dollari. «Con questa campagna - conclude Kakà - non solo diamo cibo ai bambini che vanno a scuola, ma nutriamo le loro speranze per un futuro migliore».

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