Cultura e Spettacoli

A 25 anni dalla fondazione, «Poesia» prosegue la sua avventura sul web

La rivista creata a fine anni 80 da Nicola Crocetti sarà disponibile su iPad al 40 per cento del costo di copertina. Già ora disponibile un numero speciale gratuito da 99 pagine che spazia da Saffo ad Alda Merini, da Dante a Shakespeare e a Kafavis. Il lettore potrà anche consultare un archivio che comprende le uscite degli ultimi cinque anni

Dalla carta stampata, alla schermata in alta definizione dell'iPad. È il salto di qualità compiuto da «Poesia», la rivista mensile di cultura poetica dell'Editore Crocetti, venduta in edicola. Da alcuni giorni, l'app è disponibile sull'App Store, accessibile dalla magica tavoletta della Apple: un bottone con il classico logo «Poesia» a lettere rosse. L'incremento di qualità riguarda la tecnologia della comunicazione. Oltre all'edicola tradizionale, ora il lettore può contare sulla distribuzione via Internet: comoda, capillare, istantanea. Intatti restano i contenuti e gli aspetti editoriali della rivista, che le hanno garantito la fedeltà dei lettori per quasi 25 anni.
Il primo ingresso di «Poesia» nel mondo dell'iPad coincide anche con un omaggio esclusivo per gli appassionati. L'Editore e il team di lavoro offrono un numero speciale gratuito per i lettori iPad, con una scelta che spazia da Saffo ad Alda Merini, da Dante a Shakespeare e a Kafavis, con ampie antologie di versi sulla luna e sulla stessa natura della poesia, vista dai poeti: 99 pagine, nove articoli firmati da nove autori diversi, un corposo assaggio degli intenti della rivista (la prima in Europa, sul tema), che esplora la poesia di ogni tempo e di ogni cultura.
«Il passaggio era ineludibile - spiega Nicola Croetti, editore e fondatore della casa editrice e della rivista - l'e-reading è il futuro della comunicazione. La carta pesa, è ingombrante, difficile e costosa da stampare e da distribuire. Con "Poesia" su iPad proponiamo un prodotto a "km 0", disponibile con un "tap" (un tocco sullo schermo) sempre e in qualsiasi luogo: sono sufficienti un dispositivo e una connessione Internet. Si può accedere istantaneamente all'archivio della rivista. È come portarsi in tasca una biblioteca intera di migliaia e migliaia di versi, selezionati dalla migliore produzione poetica di ogni epoca e paese. Nessun rischio di perdere un numero o di smarrire una copia. Anche il vantaggio economico è evidente. Ogni numero è proposto con uno sconto del 40 per cento sul prezzo di copertina, cosa che vale anche per gli arretrati. L'espressione "numero esaurito" è abolita dal nostro vocabolario».
POESIA ha fatto propria un'affermazione rilasciata da Steve Jobs, all'esordio ufficiale del suo iPad: «Abbiamo sempre cercato di stare all'intersezione tra tecnologia e arti liberali, per riuscire a cogliere il meglio dei due mondi; per creare prodotti estremamente avanzati dal punto di vista tecnologico che però fossero anche intuitivi, facili da usare, divertenti da usare, tali da adattarsi realmente agli utilizzatori... gli utilizzatori non devono andare incontro ai nostri prodotti; sono questi ad andare incontro all'utilizzatore».
E ora qualche numero, comunicato dallo sviluppatore, Paolo Martino, che ha confezionato l'app: circa 15mila sono le linee di codice scritte per tutto il progetto; 63 i numeri di «Poesia» per ora in vendita attraverso l'app; 920 gli articoli firmati da 246 autori diversi. L'enorme qualità grafica dell'iPad esalta l'iconografia che arricchisce «Poesia», da sempre all'avanguardia nella ricerca di immagini, spesso uniche, relative ai poeti e alle loro opere.

Gli autori non sono mere firme in calce ai versi, ma persone reali e viventi, con un volto, un ambiente, un contorno, che fanno della cultura poetica un mondo completo, fruibile a tre dimensioni.

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