La clamorosa giravolta di Conte sui dazi: ecco cosa diceva nel 2019

"L'Ue avrebbe dovuto minacciare una guerra commerciale": parola del leader M5s. Ma quando era premier la pensava diversamente...

La clamorosa giravolta di Conte sui dazi: ecco cosa diceva nel 2019
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Giuseppe Conte è un professionista delle giravolte, lo sappiamo. Dall’immigrazione alla politica estera, passando per le alleanze, il leader del Movimento 5 Stelle si è contraddistinto per aver cambiato idea a più riprese. E, udite udite, è successo di nuovo. Ci riferiamo ovviamente al dibattito sui dazi americani: oggi l’autoproclamato avvocato del popolo avrebbe voluto minacciare una guerra commerciale contro Donald Trump. Di sicuro non la pensava così nel 2019.

Ma andiamo per gradi. Ieri, intervenendo a “L’alternativa che vorrei” a PiazzAsiago”, Conte è stato perentorio sul dossier dazi: “Sarebbe stato meglio minacciare una guerra commerciale, dire che se lui ci avesse messo dei dazi noi li avremmo raddoppiati. Avremmo dovuto minacciare una guerra, ma così si fa un negoziato con chi usa queste armi”. Categorico, tranchant. Evidentemente stare all’opposizione induce a cambiare idea, perché fino a qualche tempo fa Giuseppi aveva una visione molto, molto differente.

Torniamo all’8 ottobre del 2019. Conte era primo ministro. Nelle dichiarazioni congiunte con il presidente designato del Consiglio europeo Charles Michel, incontrato a Roma, il giurista affermava: “Serve un negoziato che deve tendere a evitare una spirale di guerra commerciale che sarebbe deleteria per tutti". E ancora: “Dobbiamo riconoscere che queste misure rischiano di incidere pesantemente sul nostro made in Italy, lavoreremo con la massima determinazione e convinzione per poter proteggere i nostri interessi economici, per tutelare i nostri prodotti e i nostri interessi.

Lo faremo ovviamente in un quadro di interlocuzione con gli alleati americani, in sinergia con l’Ue, perché si tratta di un negoziato bilaterale con Washington che deve tenere conto del sistema europeo ma anche delle sensibilità nazionali e soprattutto deve tendere a evitare una spirale di guerra commerciale che sarebbe deleteria per tutti”. Lo avevamo detto, quando si tratta di giravolte Conte non è secondo a nessuno…

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