Il 25 aprile dei centri sociali: «Pioveranno fischi»

«Partecipate dietro le insegne della Brigata Ebraica, con le bandiere degli Alleati». Sputi, insulti e aggressioni degli anni passati non sono serviti a niente. Gli Amici di Israele e gli esponenti della Comunità ebraica milanese non si sono fatti intimidire, e quest’anno rilanciano con un appello che farà parlare. L’iniziativa la spiega il segretario dell’associazione Amici di Israele, Davide Romano, già presidente dei Giovani ebrei italiani: «La Liberazione è stata anche e innanzitutto opera degli eserciti alleati. Una festa che non ricordi il valore di questo sacrificio sarebbe una festa monca. Allora noi diciamo ai cittadini milanesi, alle associazioni, ai politici: “Venite a sfilare e a festeggiare la Liberazione con noi, riempiamo le strade della città con le bandiere americane e inglesi”».
È dal 2003 che la Comunità ebraica e gli Amici di Israele partecipano alle manifestazioni dietro le insegne della Brigata Ebraica, la formazione militare inquadrata nell’esercito inglese che partecipò alla Liberazione contribuendo ad operazioni importanti. Da allora il loro drappello di manifestanti ha subito contestazioni di ogni tipo, da parte delle frange più estremiste della piazza: centri sociali e autonomi. Costretto addirittura a partecipare alla «festa» accompagnato dalle forze dell’ordine.
Gli ebrei milanesi che partecipano sotto scorta a un corteo che celebra la Liberazione dal Nazifascismo: un bel paradosso. «L’anno scorso - ricorda Romano - le forze dell’ordine, che ringraziamo, hanno addirittura consigliato a uno dei nostri amici di rimettersi in tasca la bandiera americana che aveva portato con sé». Un altro paradosso, non c’è che dire. «In quel momento abbiamo pensato che, invece di metterle in qualche cassetto, quelle bandiere avremmo dovuto tirarle tutte fuori. E invitiamo i nostri concittadini a fare altrettanto. Anche perché l’omaggio ai cimiteri dei caduti americani e inglesi della Seconda guerra mondiale, se pur giusto, non basta più.

La memoria è importante. E deve essere viva». Il candidato del Pdl alla Provincia, Guido Podestà, ha deciso di sfilare con la Brigata Ebraica: «Lo accoglieremo con un abbraccio, oltre che con una stretta di mano», dicono dalla Comunità.

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