Il 35% delle famiglie non arriva a fine mese Tremonti: "Social card e sconti sulla spesa"

Il ministro presenta la carta per aiutare 1,3 milioni di italiani. Sarà anonima. Servirà anche per usufruire delle tariffe sociali Enel. Il 35% delle famiglie non arriva a fine mese. Gli interventi di Palazzo Chigi: sostegno alle imprese, infrastrutture, aiuti alle famiglie e misure per i lavoratori

Il 35% delle famiglie non arriva a fine mese 
Tremonti: "Social card e sconti sulla spesa"

Roma - Il governo presenta la "carta acquisti", uno strumento studiato per aiutare tutti quei cittadini che hanno oggettive difficoltà ad arrivare alla fine del mese. E' un momento molto delicato per l'economia e sono i meno abbienti a soffrire di più a causa della crisi. Per questo Palazzo Chigi ha deciso di intervenire subito. A beneficiarne saranno, per il momento, 1,3 milioni di italiani. La carta è "anonima" ed è stata varata tenendo conto delle altre esperienze fatte in Europa. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. La carta servirà anche per accedere alle tariffe sociali.

Sconti e tariffe sociali Oltre che all’acquisto di beni di prima necessità, infatti, la social card servirà anche per ottenere sconti dalla grande distribuzione e per usufruire delle tariffe sociali dell’Enel. "Abbiamo scelto lo strumento della carta acquisti anonima - ha detto il ministro - in alternativa rispetto alla distribuzione fisica di denaro perché su questo supporto si aggiungono altre voci. La prima è lo sconto delle catene commerciali convenzionate con questo programma. La carta serve anche ad accedere alle tariffe sociali dell’Enel".

Esperimenti simili in Europa "L’origine - ha spiegato il ministro - deriva dal programma americano ma per quanto ci risulta in tutta Europa sono in atto esperimenti di questo tipo. Credo che noi siamo molti avanti in questa operazione e crediamo che avrà fase di adattamento e applicazione in base all’esperienza che sarà fatta".

Sacconi: accoglierà anche donazioni "Potranno essere tante le cose che potranno veicolarsi" attraverso la social card che accoglierà anche doni, liberalità. Chi vorrà donare lo potrà fare anche con questo strumento". Lo ha precisato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi.

Le risorse impiegate Nel plafond da 1,070 miliardi messo in campo dal governo per finanziare il lancio della social-card figurano anche donazioni da parte di soggetti privati. E' quanto emerge dalla documentazione diffusa a Palazzo Chigi in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa dove figurano 200 milioni messe a disposizione dall’Eni e 50 milioni erogati dall’Enel. Nel totale delle risorse rese disponibili vengono quindi indicati 170 milioni derivanti dalla Robin tax (dl 112, manovra triennale), 450 milioni tratti dai cosiddetti conti dormienti e altri 200 milioni dal collegato alla finanziaria.

Epifani: "Soluzione vecchia sessant'anni"
Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, boccia la social card presentata oggi a Palazzo Chigi dai ministri Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi. "Tremonti dice che la social card è stata introdotta nel 1939 in America - ha osservato Epifani concludendo l’assemblea delle delegate della Cgil - il problema è proprio questo: non si può riproporre nel nuovo millennio una cosa di 60 anni fa". Epifani ha attaccato il ministro dell’Economia anche sulle previsione della crisi.

"È inutile - ha proseguito Epifani - che Tremonti dica di aver previsto la crisi perchè con la Robin tax voleva colpire i petrolieri quando il petrolio era a 120 dollari al barile e dopo due mesi si è trovato che era sceso della metà. La crisi non si affronta con una politica di tagli di queste dimensioni. Mi sembra che Tremonti voglia perseverare".

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