Il 7 ottobre

RomaOttanta oratori: «internazionali, trasversali». Una maratona «per Israele», di respiro «europeo», come ha spiegato ieri la deputata del Pdl Fiamma Nirenstein, vicepresidente della commissione esteri, alla Camera dei deputati con il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici. Sette ottobre, teatro di Adriano, piazza di Pietra: apre l’ex premier spagnolo José Maria Aznar, presidente dell’associazione «Friends of Israel» e intervengono per l’Italia politici di quasi tutti i partiti, da Cicchitto (Pdl), a Veltroni (Pd) a Buttiglione (Udc), e poi Rutelli, Melandri, Della Vedova. Ospiti dal mondo della cultura e della scienza: Roberto Saviano, Rita Levi Montalcini, Paolo Mieli, Giuliano Ferrara. Il titolo della maratona oratoria è: «Per la verità, per Israele». Un’iniziativa che non era prevista di tale ampiezza: «Siamo sorpresi. Noi abbiamo gettato un sassolino», dice la deputata del Pdl. E invece ecco la lista lunghissima di iscritti a parlare, partenza alle 18.30.
«La nostra iniziativa - spiega Nirenstein - nasce dalla volontà di rovesciare la lente deformata che punta alla delegittimazione di Israele come Stato. Israele, il Paese più minacciato al mondo».

È stato quindi proiettato un breve video con gli esempi della «delegittimazione»: dalla Conferenza di Durban del 2001 in cui per Israele fu «inventato» il paragone con il Sud Africa dell’apartheid», alle campagne internazionali di boicottaggio, e poi i volantini appesi a Petra, in Giordania, con la scritta: «Spiacenti, ma l’ingresso non è consentito a cani e israeliani», i proclami del presidente iraniano Ahmadinejad su «Israele paese destinato a sparire», e infine l’«informazione falsata» sugli avvenimenti della Mavi Marmara, la nave fermata da Israele mente forzava il blocco di Gaza: «Perché Mandela non si è mai alzato in piedi per negare il folle paragone con l’apartheid?». Non è escluso - ha aggiunto la parlamentare del Pdl - che dalla manifestazione si levi proprio un appello a Mandela.

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