Il 7% della popolazione italiana soffre di incontinenza urinaria

«L’incontinenza non è necessariamente una conseguenza dell’invecchiamento ed è una condizione evitabile e trattabile», afferma il professor Walter Artibani, presidente del ventitreesimo congresso annuale dell’Associazione europea di urologia,che si è tenuto dal 23 al 26 marzo a Milano. Dai dati emersi dall’indagine «Incontinenza urinaria: il vissuto degli italiani», è emerso che questa disfunzione coinvolge il 7% della popolazione italiana compres. Il disturbo colpisce le donne ed in misura minore gli uomini. Al congresso è stato presentato un nuovo sito web di carattere informativo dedicato all’incontinenza (www.terapiaincontinenza-urinaria.com), che offre informazione su questa patologia e invita a rivolgersi al Centro medico specialistico convenzionato più vicino che ora, grazie ad una Mappa interattiva basata su Google Maps, è possibile trovare facilmente. Le informazioni del sito sono opera di esperti e di Medtronic Italia. Frattanto si è appreso che all’'Ospedale San Raffaele-Turro di Milano una nuova tecnica chirurgica mininvasiva senza anestesia generale è in grado di curare l'incontinenza urinaria post chirurgica e non.


Con due palloncini l’equipe del professor Giorgio Guazzoni ha ripristinato la continenza grazie ad una metodica di impianto mininvasiva, rapida e praticabile senza anestesia generale. «Il ProAct (questo il nome del dispositivo)-aggiunge il dottor Lorenzo Rigatti - è indicato per i pazienti che non abbiano tratto beneficio dalla terapia medica».
\G.Moz.\]

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