A2A silura Renzo Capra e il board della sorveglianza

Gli azionisti di A2A silurano il presidente del consiglio di sorveglianza, Renzo Capra, perché «è venuto meno il rapporto fiduciario tra il Comune di Brescia e i componenti del board»: lo afferma un comunicato congiunto dei Comuni di Brescia e di Milano spiegando anche che la decisione di revocare l’intero consiglio di sorveglianza fa seguito al cambio di maggioranza intervenuto con le elezioni che hanno visto Adriano Paroli assumere la carica di sindaco. Il comunicato è piuttosto secco e manca delle rituali frasi di ringraziamento, anzi spiega che «in attuazione delle previsioni di collaborazione e buona fede derivanti dall’accordo parasociale da essi sottoscritto il 5 ottobre 2007, hanno condiviso in data odierna l’obiettivo di revocare i componenti del consiglio di sorveglianza di A2A nominati su indicazione del Comune di Brescia e di provvedere, in ragione della conseguente cessazione dalla carica dell’intero consiglio di sorveglianza alla sua immediata sostituzione». Insomma, i due Comuni hanno fatto fronte unico lasciando alle spalle i dissapori che avevano caratterizzato i primi tempi della fusione e hanno deciso di dare una svolta.
Una decisione importante, anche in vista delle difficili scelte che dovranno essere fatte sull’assetto azionario di Edison, sul quale la discussione è appena agli inizi, ma pone comunque sul tappeto questioni complesse. Senza dimenticare che la crisi sta tagliando fatturato e profitti anche delle aziende ex municipalizzate. Secondo indiscrezioni, al vertice del nuovo consiglio di sorveglianza dovrebbe andare un manager indicato dalla Lega: una scelta che favorirebbe una buona collaborazione tra i due consigli.
Si apre comunque un periodo di interregno perché il nuovo organismo dovrà essere nominato dall’assemblea degli azionisti il 29 maggio.
Nel frattempo il sindaco di Brescia provvederà a indicare i sei componenti di sua competenza, mentre Milano con ogni probabilità dovrà indire un bando. Se mai, ora si pone un problema: il consiglio di sorveglianza avrebbe dovuto riunirsi per approvare il bilancio, che cosa farà ora che è decaduto? E come sarà possibile approvare i conti in vista dell’assemblea di fine maggio? L’altro problema che si apre riguarda il consiglio di gestione, guidato da Giuliano Zuccoli: per statuto la decadenza della sorveglianza implica anche la decadenza della gestione. È però molto probabile che l’attuale gestione venga confermata, a partire da Zuccoli: un terremoto anche nella gestione avrebbe pesanti ripercussioni sull’azienda. Ieri il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha riunito i vertici del Comune per esaminare la situazione.

Capra è stato l’artefice dello sviluppo di Asm Brescia, la società che si è fusa con Aem Milano formando A2A.
In un certo senso Capra «era» Asm. Ma questo lo ha portato prima a opporsi alla fusione, poi a scontri anche duri con Zuccoli, uscendone però regolarmente perdente.

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