Dove sono i moderati del centrosinistra? A sentir loro, sono ovunque: nellUdeur, nella lista Gente della Liguria, nella Margherita. A sentir loro, persino nei Ds o nellItalia dei Valori.
Poi, certo, occorre andare oltre le autodefinizioni. E guardare come votano i «moderati» quando ci sono in ballo le leggi dove sono in ballo principi veri. Ecco, in quel momento, quando cè da schiacciare il pulsante per difendere un valore, tutti questi sedicenti moderati, si moderano un po meno.
Non lo dico con sarcasmo, lappello è serissimo. Se ci sono, battano un colpo. Le pagine di questo Giornale - e delledizione di Genova e della Liguria in particolare - sono a loro completa disposizione. Ma, in attesa di leggere con attenzione le loro idee e i loro contributi per evitare una deriva massimalistica dellUnione, non ci resta che notare che le loro promesse espresse in campagna elettorale - quando ci assicuravano che sarebbero stati buoni e che non cera assolutamente da aver paura di Rifondazione, dei cossuttiani e dei Verdi, perchè loro sarebbero stati lantidoto moderato della coalizione - sono rimaste nulla di più che promesse. Tu chiamale, se vuoi, elezioni.
La lista dei temi su cui vorremmo sapere come la pensano i «moderati» del centrosinistra è lunga. Purtroppo per loro, in molti casi sappiamo già la risposta. E non sono parole. Sono testi legislativi, con tutti i simboli della Regione Liguria e gli stelloni repubblicani al posto giusto. Sono luci verdi o rosse che si sono accese nella sala del consiglio regionale, nel silenzio degli incoscenti, alcuni dei quali troppo impegnati a fare il giro dei mobilieri per sapere il costo delle poltrone in pelle o in cotone. Sono atti ufficiali, non dichiarazioni alla stampa o letterine per tranquillizzare i parroci.
I temi sono molteplici: dalla difesa della vita, con particolare riferimento alla posizione sulla fecondazione assistita e a quella sulla RU486, alla libertà di insegnamento con i buoni scuola; dallistituzione, più o meno velata dei Pacs ad alcune scelte sempre nel campo della bioetica e di quella politica fatta di valori. Ma si potrebbe anche parlare di altre questioni, più o meno grandi: dal Terzo Valico, vera e propria assicurazione sulla vita della Liguria, stoppata dal centrosinistra, alla posizione su vicende sconcertanti, ad esempio lo spegnimento della fiaccola olimpica a Genova.
Ecco, in tutte queste vicende, con la parziale eccezione del segretario regionale della Margherita Rosario Monteleone - che segnaliamo volentieri, proprio perchè siamo onesti intellettualmente e non facciamo polemiche sterili e fini a se stesse - i «moderati» del centrosinistra non si sono visti.
Se ci sono, ripetiamo, battano un colpo.
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