«Abbattiamo 30 anni di monopolio rosso»

Il 28 aprile scade il termine per presentare le liste. Poi tocca al Patto federativo

Marcello Viaggio

«Ce l’abbiamo fatta, la Cdl è finalmente unita. Per me è un grande onore assumere la carica di candidato unico della coalizione». Con queste parole Gianni Alemanno ieri alle 13, all’Hotel Excelsior, ha aperto la conferenza stampa che ha visto la Cdl presentarlo ufficialmente come candidato sindaco a Roma per le Comunali del 28 maggio. E si comincia già a delineare la squadra che lo affiancherà in Campidoglio in caso di vittoria. Oltre a quello di Alfredo Antoniozzi (Forza Italia) vicesindaco, ieri sono usciti ufficialmente i nomi dei due primi assessori: Mauro Cutrufo (Dc) per le Attività produttive, e Alessandra Mussolini (Alternativa sociale) per l’Infanzia. Tutti e tre al fianco di Alemanno, ieri, con i vertici romani della coalizione: Giampaolo Sodano, Giorgio Simeoni, Antonio Tajani, Mario Baccini, Vincenzo Piso. Sotto il palco, i simboli dei cinque partiti: An, Forza Italia, Udc, As, Dc.
«Dobbiamo essere uniti per battere la sinistra in una città dove comanda ininterrottamente da 30 anni - ha affermato Alemanno -. Il nostro è un Patto federativo della Casa delle libertà per la città di Roma. Abbiamo rinunciato al listone solo per motivi tecnici. A Torino non si è trovato un accordo, a Roma abbiamo scelto l’unità e la coesione». Ad affiancare Alemanno sarà una Commissione di Saggi: Tajani, Maurizio Gasparri, Rocco Buttiglione, un esponente di As, un altro della Dc. La scadenza per la presentazione delle liste è il 28 aprile. Subito dopo verrà definito il Patto federativo, e saranno presentate in una conferenza stampa le liste apparentate.
Nove i punti prioritari del programma della Cdl. Fra questi: coinvolgere il mondo non profit in un grande progetto di solidarietà sociale; coinvolgere nello sviluppo di Roma tutta l’imprenditoria, non solo un club ristrettissimo; ridurre il Moloch delle 83 società partecipate del Comune e introdurre il principio del quoziente familiare nelle tariffe comunali. Fra i punti del programma un posto di rilievo ha l’abolizione dell’Ici sulla prima casa: «Veltroni - ha rimarcato Alemanno - ha promesso di ridurre l’Ici dello 0,2 per mille. Ma è solo l’ennesimo spot pubblicitario: è appena l’equivalente di una cena in pizzeria». Altro obiettivo fondamentale della Cdl, la sicurezza: «Il Governo ha introdotto il poliziotto di quartiere, ora dobbiamo sgomberare i campi nomadi abusivi e chiudere i centri sociali che praticano la violenza».
Altri punti del programma: affrontare l’emergenza mobilità, anche con il secondo Gra e la puntuale manutenzione delle buche; riqualificare le periferie col rilancio dell’edilizia economica; realizzare una città a misura di bambino e di donna.
«Appoggiamo Alemanno non come leader di An, ma per una scelta politica vincente - ha detto Mario Baccini -. Il centrodestra deve aprirsi al collateralismo, al mondo sociale e del lavoro. La battaglia politica a Roma va oltre i partiti».
Per Antoniozzi dopo le Politiche è crollato il mito che voleva Super Walter sopra il 60%: «Veltroni è ostaggio della sinistra estrema, che a Roma rivendica la poltrona di vicesindaco per aumentare potere». «Oggi è una giornata di festa per la Cdl - ha detto Mario Cutrufo -. Anche senza il listone, la coalizione è compatta, piena di entusiasmo. Dobbiamo attuare la riforma per Roma Capitale e liberare la città dalla cura del ferro della sinistra che vede i romani buttare 4 anni di vita nel traffico».

«No a una Roma zapaterista, sì a una città di valori - ha detto la Mussolini -. Il primo valore da difendere sono i bambini. Occorre disegnare una città a misura loro, dare maggiore sostegno alla famiglia tradizionale e alle donne sole».

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