«Abbiamo 350 negozi nel mondo Siamo proprio bravi, noi italiani»

Imelde e Stefano Cavalleri, fondatori del marchio “I Pinco Pallino”, godono di grande stima nell’ambiente della moda per bambini, prima perché sono due persone squisite, poi perché industriali sui generis - meno impresa e più creatività - e in più per aver costruito un piccolo gioiello d’azienda che fattura 20,5 milioni di euro esportandone oltre il 60 per cento. Imelde che ha promosso anche un Osservatorio sull’immagine dei minori e sulla relazione che questa ha con pubblicità e televisione, è una donna molto elegante e non solo perché si veste bene. La incontriamo nel suo stand a Pitti Bimbo affollato da un intenso andirivieni di buyer di tutte le nazionalità e da gente che rimane a bocca aperta di fronte alle meraviglie disegnate per bambine e bambini di grande raffinatezza, sempre meravigliosamente fotografati da Mauro Balletti.
Sono già trent’anni che vestite i bambini di tutto il mondo...
«Sembra ieri e la passione con cui facciamo questo lavoro è rimasta immutata. Siamo pieni d’energia e di nuovi progetti. Ci ha reso forti la nostra creatività e poi l’essere stati genitori, autorevoli ma rispettosi dei nostri figli. E questo, oltre al fatto di vivere in campagna vicino a Bergamo, ci ha aiutato a restare, nel cuore, un po’ bambini».
I vostri figli sono ormai grandi.
«Sì, io e mio marito, siamo felici di avere due di loro in azienda oltre che di diventare nonni a fine febbraio. Gianmarco è l’amministratore delegato, Giacomo segue le attività collegate alla rete e il prodotto della collezione “I Pinco Pallino 1950”, l’ultimo, il diciottenne Giovanni, è alle prese con la patente e i primi amori…».
Come avete reagito alla crisi?
«Abbiamo segmentato l’offerta per rispondere alle esigenze di mercati differenti. Con la linea Gold esprimiamo la quintessenza dell’artigianalità italiana. In poche parole, i ricami e i nastri preziosi, la giacca trapezio in tessuto di pizzo, il piumino bordato in pelliccia di volpe e la tuta da sci ipertecnologica. Con la linea Silver manteniamo la nostra anima ma proponiamo prodotti più abbordabili: per esempio l’abito in velluto a coste da portare con gilet e cravatta di maglia per il ragazzo e il montgomery in eco-astrakan per la bambina. Con la linea 1950, proponiamo uno stile contemporaneo che conserva il bello del passato».
Nuovi progetti?
«Abbiamo 350 negozi nel mondo di cui 35 monomarca.

E altri ne apriremo. Quello che abbiamo inaugurato a Mosca, nei magazzini Gum, ci sta dando grandi soddisfazioni. Pensi che hanno già ordinato dalla nuova collezione ben 70 giacche da sci. Siamo proprio bravi noi italiani!».

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