Paolo e Francesca. Dante e Beatrice. Tristano e Isotta. Ma soprattutto loro: Abelardo ed Eloisa. Lacutissimo e invidiatissimo filosofo e la sua colta e affascinante allieva incarnano meglio di ogni altra coppia lamore tormentato e soprattutto contrastato. E ora un prezioso documento potrebbe rivelarci molti particolari sulla loro passione. Le Epistolae duorum amantium sono davvero le lettere che Abelardo ed Eloisa si scambiarono? Specialisti del metodo informatico, filosofi e leditore francese del testo Sylvain Piron, oggi (dalle ore 14) si incontreranno presso laula 9 della Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, per rispondere a questa domanda. Interverranno anche Carlos Pérez González, dellUniversità di Burgos, Rèka Forrai, della Central European University di Budapest, Guido Milanese, dellUniversità Cattolica di Milano, Francesco Stella e Irene Zavattero, dellUniversità di Siena.
Le Epistolae duorum amantium sono il più grande epistolario damore delletà antica e medievale, scoperto in un codice di Troyes e pubblicato nel 1974 da Ewald Konsgen. Nel 1999 Constant Mews, storico della filosofia allUniversità di Melbourne, sostenne in un libro che le Epistolae fossero quelle scambiate da Abelardo, maestro di dialettica e teologia del XII secolo, con la sua allieva Eloisa, una delle più grandi scrittrici del medioevo, nei primi anni della loro relazione.
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