da Milano
Il piano di integrazione Bnl-Mps è stato, negli ultimi dieci anni di storia della banca capitolina, «lunica ipotesi che aveva sia dignità che significato industriale». È quanto ha sostenuto Luigi Abete, presidente di Bnl, in occasione della presentazione dei nuovi servizi di «cash management» offerti da Bnl- Bnp. Dopo avere aggiunto di aver «sempre apprezzato le capacità competitive di Mps», Abete ha spiegato che «quanto stanno facendo Mussari e il consiglio di amministrazione va sicuramente nellinteresse della banca e degli azionisti».
Il presidente di Bnl ha poi aggiunto che con il gruppo Bnp Paribas listituto capitolino «può essere competitivo con tutti, con Unicredit e Intesa perchè abbiamo una presenza in 85 Paesi, siamo un grande gruppo europeo». Quanto allintegrazione «la fase di start-up si è conclusa positivamente, il programma è terminato, ma ci sono ancora molte cose da fare, sia sul piano dei numeri sia sul piano della nostra capacità competitiva».
Riguardo alla presenza di gruppi bancari stranieri in Italia, Abete ha rivendicato la primogenitura di Bnl: «dopo di noi - ha affermato - si sono potute fare tutte le altre operazioni». Soprattutto «negli ultimi due anni le prime sei grandi banche hanno raddoppiato lattivo e la loro capitalizzazione di Borsa è cresciuta di due volte e mezza, mentre sono decuplicati gli sportelli collegati a gruppi internazionali, quindi è decuplicato il tasso di competitività delle banche italiane». Dunque, rispondendo a una domanda sul possibile ingresso di Santander in Italia, secondo Abete «è evidente che una presenza di unaltra banca in Italia integrata a livello internazionale è un fatto positivo, sta poi ai clienti esercitare il loro ruolo e non fermarsi al primo negozio che vedono».
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