Cardiff - "Sono molto dispiaciuta, la delusione c'è". Giovanna Melandri, ministro dello Sport, commenta così l'assegnazione di Euro 2012 a Ucraina e Polonia. Il ministro precisa di non aver pianto, "Mi sono passata solo le mani sul viso". "Ora però - rilancia - vinciamo l'Europeo sul campo"."È una scelta di politica sportiva che ci amareggia. Avevamo fiducia, ma ora si apre uno scenario di sfida per 85 milioni di cittadini europei. Rimane la delusione e l'amarezza". Queste le prime parole del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, dopo la mancata assegnazione all'Italia di Euro 2012. "I requisiti - ha aggiunto Abete - ce li avevano tutte e tre i Paesi arrivati nella griglia finale. Poi scelgono delle persone con una logica di politica sportiva europea che premia i paesi dell'Est. Passata la delusione dobbiamo avere la capacità di dimostrare che possiamo ristrutturare gli stadi anche senza gli Europei".
Matarrese "Credo che questa sia una decisione che la Uefa aveva preso da parecchio tempo". Così il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, commenta la mancata assegnazione all'Italia degli Europei del 2012. "È cambiata la politica della Uefa - continua - che è di apertura verso nuovi orizzonti. Ci sono ora 54 membri e hanno voluto dimostrare con questa decisione, che non è stata presa né ieri né oggi, che è cambiata la strategia". Secondo Matarrese, con la nuova Uefa, le grandi Federazioni non hanno più lo stesso peso, "la filosofia della Uefa è cambiata e dobbiamo prenderne atto". Il presidente della Lega Calcio ricorda che l'Italia esce "da una delle più grandi tragedie del nostro calcio e questa sberla deve servire a fare un'analisi al nostro interno, vedere chi deve rimanere e chi deve andare via, io sono anche pronto ad andarmene anche se non è il momento e che sono stato democraticamente eletto. Bisogna mettersi attorno a un tavolo e fare un programma di lunga scadenza, Abete conosce bene il calcio italiano e deve rimettere assieme i pezzi".
Prodi "Ho appreso la notizia e sono molto dispiaciuto, ci contavo". Così il presidente del Consiglio, Romano Prodi, commenta la notizia dell'esclusione dell'Italia dalla corsa per ospitare gli Europei di calcio del 2012. "Ho appreso per sms la notizia, ho sussultato, mi è molto dispiaciuto, perché ci contavo - afferma il presidente del Consiglio durante una conferenza stampa - ora vedremo le ragioni".
Ai cronisti che gli chiedono se non sia l'ennesimo episodio che mostra la debolezza politica del calcio italiano in ambito internazionale, Prodi risponde che "una volta tocca a me, una volta a tocca agli altri. Non so le ragioni, ma mi è molto dispiaciuto, perché avrebbe dato al calcio italiano una occasione per manifestarsi con una luce dinamica e forte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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