Nei consultori familiari di Genova - dimostra linchiesta pubblicata ieri dal Giornale - non si spiega alla donna intenzionata ad abortire che esiste unalternativa: essere aiutata a portare a termine la gravidanza. La legge 194 lo prevede, ma nei quattro ambulatori visitati da Stefania Antonetti (che si è finta interessata ad abortire) nessuno lha aiutata «a rimuovere le cause che la porterebbero allinterruzione di gravidanza», siano economiche o psicologiche, come prevede larticolo 5 della legge 194. «Una legge che non viene applicata, ecco la prova» spiega il Movimento per la vita ligure con il suo vice presidente, Eraldo Giangherotti. Lassociazione anti abortista ha spedito copie del Giornale a sindaci, autorità, a tutti i parlamentari dItalia.
E chiama in causa la Regione, accusata di «non destinare fondi alla tutela della maternità». «Di soldi ne stanziamo già - replica lassessore alla Salute, Claudio Montaldo - Entro due mesi sarà pronto il nuovo regolamento sui consultori». (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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