"Vi racconto tutto di Conte e Appendino"

L'ex viceministro M5s Laura Castelli: "Con Giuseppe la democrazia non esiste, Chiara dov'era?"

"Vi racconto tutto di Conte e Appendino"
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Laura Castelli ha 39 anni. Ha partecipato alla fondazione del movimento Cinque stelle. È stata deputata per due legislature, viceministro dell'economia in tre governi, poi ha rotto col movimento e partecipato alla scissione guidata da Di Maio. Oggi è presidente di "Sud chiama Nord".

Onorevole Castelli, cosa sta succedendo nei Cinque Stelle? Batoste elettorali, Appendino in rivolta

"Chiara Appendino è una mia amica. Mi dispiace rivolgerle questa critica. Però Chiara mi deve far capire perché queste cose le dice solo adesso. Dov'era quando con Di Maio facemmo la scissione più consistente della storia di tutto il parlamento, proprio perché contestavamo quello che ora è contestato da lei: un movimento che ha fatto la rivoluzione nella politica italiana e che poi si riduce al gruppo personale di Conte?".

Che scissione era?

"Era la scissione di una componente di area moderata, civica, possiamo dire anche centrista o di centrodestra. Che non sopportava lo schiacciamento a sinistra".

E ora?

"Ora lo schiacciamento dei Cinque stelle a sinistra è ancora più evidente. Io spero che Chiara Appendino abbia in testa un piano. Se però conta di agire fondandosi sulla democrazia interna, beh, allora ha già perduto. Quello non è più il vecchio movimento 5 stelle: quello è il partito di Conte. La democrazia lì non esiste".

Cos'è che lei non approvava della leadership di Conte?

"Lui ha voluto personalizzare talmente tanto il movimento, che alla fine le scelte non erano più scelte politiche. Erano scelte personali di Conte. Aveva del tutto abbandonato l'orizzonte classico dei Cinque stelle, quello secondo il quale la politica non è scegliere tra destra e sinistra ma è scegliere tra giusto e sbagliato".

E come decideva la linea politica?

"Come pareva a lui, o si adeguava a quello che gli suggeriva qualcuno".

In Campania c'è maretta. Roberto Fico, candidato del campo largo, non piace a De Luca, potente governatore uscente. Si vota tra poco più di un mese. C'è la possibilità della rimonta del centrodestra?

"Guardi che Fico è la maschera di De Luca. Lo vedi nella candidature, nelle cose che dicono, nelle nomine dell'ultimo momento, nei giochi di potere. Che Fico sia diverso da De Luca è una balla. Ai loro litigi non credo molto. Per questo noi abbiamo deciso di sostenere Edmondo Cirielli, che è una persona stimabile, che conosce la sua regione, che non parla a slogan, che ha un'idea per la Campania".

Perché lei pensa che il centrodestra possa rimontare e conquistare la Campania?

"Per governare una regione bisogna avere esperienza sul campo. Gli elettori questo lo sanno. Cirielli ce l'ha, Fico no".

C'è la foto sua alla chiusura della campagna elettorale in Calabria, sul palco, con i leader di centrodestra. A sostegno di Occhiuto. Dunque lei ora fa parte organica del centrodestra?

"Con Sud chiama nord, insieme a Cateno De Luca, in Calabria abbiano scelto anche la persona. Occhiuto è uno che come Cateno sa risolvere i problemi".

Che effetto le ha fatto stare su quel palco?

"Ho potuto vedere negli occhi di chi stava sotto il palco che cosa i cittadini vogliono vedere. Ho visto persone che ascoltando la presidente sentivano finalmente parlare di valori. Gli italiani hanno un bisogno immenso di valori. Quando vai la cuore delle persone, come fa Giorgia Meloni, da donna (anche se io non sono una femminista), tu la senti e capisci che quella è una leader vera".

Cosa pensa di Giorgia Meloni, leader donna, costretta a difendersi anche da molti attacchi maschilisti che vengono da sinistra?

"Giorgia Meloni non sopporta le menzogne e gli insulti. Il suo modo di reagire è quello di chi vuole sbattere in faccia a chi mente le sue menzogna, e a chi insulta i suoi insulti".

Di Landini cosa pensa?

"Lo ricordo durante il governo Conte-due, quando ci venne a dire che il salario minimo non lo voleva perché avrebbe ridotto il potere dei sindacati".

La politica che sta conducendo Giorgia Meloni la convince?

"La

condivido su molti temi. La giustizia, per esempio. Poi ho letto la bozza della manovra: sui temi sociali loro ci sono. Stanno facendo un lavoro eccellente, come del resto si dice in tutto il mondo tranne che in Italia".

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