
Nel 2019 fece il giro del mondo la notizia dell’incidente d’auto del principe Filippo, all’epoca 97enne. Per fortuna l’accaduto non ebbe conseguenze gravi, ma molti si chiesero se l’anziano royal fosse ancora in grado di guidare. Dopo poche settimane fu lo stesso duca di Edimburgo a rinunciare alla patente. L’incidente, tuttavia, ebbe qualche strascico polemico. In particolar modo una delle passeggere dell’altro veicolo coinvolto sostenne che la ricostruzione dei fatti presentata dal principe e ribadita da Buckingham Palace non fosse corretta.
L’incidente
Poco dopo le 15 del 17 gennaio 2019, sulla strada A149, nei pressi della tenuta di Sandringham e poco lontano dal villaggio di Babingley, la Land Rover guidata dal principe Filippo si scontrò con una Kia sulla quale si trovavano due donne, la conducente Ellie Townsend, la passeggera Emma Fairweather e il figlio della Townsend, di nove mesi. La macchina del principe, stando a diverse testimonianze riportate dalla Bbc e dal Guardian, si sarebbe ribaltata dopo essere uscita di strada. Filippo non perse mai conoscenza, ma i passanti che lo aiutarono a uscire dall’abitacolo notarono subito che era scosso e spaventato. Una reazione del tutto ovvia. Subito dopo il duca si sarebbe voluto assicurare delle condizioni dei tre passeggeri della Kia.
La polizia del Norfolk, sopraggiunta subito dopo lo scontro, fece immediatamente sia Filippo, sia alla conducente dell’altra macchina il test dell’etilometro: “È la prassi della polizia sottoporre all’alcol test i conducenti coinvolti negli incidenti”, spiegarono le forze dell’ordine in una nota ufficiale citata dal Guardian. “Possiamo confermare che entrambi i conducenti sono stati sottoposti al test dell’etilometro, risultando negativi”.
Le due donne vennero portate al Queen Elizabeth Hospital a King’s Lynn, mentre il principe fu riaccompagnato a Palazzo, dove sarebbe stato visitato da un medico. Un comunicato di Palazzo precisò anche: “Su consiglio medico il duca di Edimburgo si è recato al Queen Elizabeth Hospital in King’s Lynn per un controllo preventivo. Ciò ha confermato che sua altezza reale non ha riportato ferite che destano preoccupazione. Il duca è tornato a Sandringham”.
La polizia aggiunse: “La conducente della Kia ha riportato dei tagli, mentre la passeggera ha un braccio rotto”. Il bambino di nove mesi rimase illeso. Anche Buckingham Palace fece riferimento allo scontro in una breve dichiarazione, dando aggiornamenti sulla salute del marito di Elisabetta II: “Il duca di Edimburgo è stato coinvolto in un incidente stradale con un altro veicolo questo pomeriggio. Il duca non è ferito. L’incidente è avvenuto vicino Sandringham. La polizia locale è intervenuta sul posto”.
Quel vizio (permesso dal protocollo di sicurezza) del principe Filippo
Al momento dell’impatto il duca di Edimburgo non avrebbe avuto la cintura di sicurezza allacciata, come riportato dall’Ansa. Un dettaglio che fece molto rumore all’epoca, sommandosi alle polemiche sull’opportunità che Filippo continuasse a guidare nonostante l’età, sebbene la patente, a quanto pare, gli fosse stata rinnovata in base alle norme del regno in materia. Buckingham Palace, menzionato dal Guardian, sottolineò in proposito: “Il duca di Edimburgo ha una patente valida e ha completato tutti gli usuali procedimenti DVLA”, cioè l’iter della “Driver and Vehicle Licensing Agency”, l’agenzia governativa britannica che rilascia le patenti di guida in Inghilterra, Scozia e Galles.
Non solo: due giorni dopo l’incidente il principe venne fotografato vicino all’ingresso di Sandringham, mentre guidava una Land Rover Freelander di nuovo senza cintura di sicurezza. Le immagini vennero pubblicate dal Daily Mail e dal Sun. Stando a quanto raccontato dalla Bbc la polizia avrebbe parlato con Filippo dopo la diffusione degli scatti, ma non venne mai reso noto il contenuto di quel dialogo.
La questione del mancato utilizzo della cintura di sicurezza da parte della royal family è piuttosto controversa (ricordiamo che quel fatale 31 agosto 1997, sotto il Tunnel dell’Alma, Lady Diana non portava la cintura allacciata. I medici e gli ufficiali di polizia sostennero che, se l’avesse fatto, forse avrebbe avuto una concreta speranza di salvezza): spesso, infatti, i reali viaggiano a bordo delle loro auto senza questa fondamentale precauzione. La ragione starebbe, evidenziò l’esperto di sicurezza Michael Chandler al Daily Mail, in “considerazioni sulla protezione” dei membri del casato. “Come potete forse immaginare ci sono delle preoccupazioni nel fatto di estrarre [i reali] dal veicolo il più velocemente possibile. È probabile che vi sia un approccio basato sul rischio…”.
Chandler proseguì evidenziando che la presenza o meno delle cinture sarebbe legata anche a un problema di praticità: “Se i [royal] entrando ed escono da un’auto, saranno meno propensi e indossare la cintura di sicurezza ogni volta”. Tuttavia, ha avvertito l’esperto, “in realtà allacciano le cinture molto più di quanto pensiamo. Nelle occasioni in cui viaggiano per Londra o sulle autostrade a velocità relativamente elevata, indosseranno le cinture di sicurezza”. In ogni caso, assicurò Chandler, è davvero improbabile che la polizia contesti le norme di sicurezza studiate per la royal family. Di conseguenza di solito i Windsor non vengono né ammoniti né multati per l’eventuale assenza della cintura di sicurezza.
“Il sole negli occhi”
Di fronte alla polizia il principe Filippo sostenne di essere stato abbagliato dal sole, come riportò l’Independent. Aveva percorso quella strada decine di volte, ma quel giorno la luce lo avrebbe accecato per una frazione di secondo, causando l’incidente. “Il sole era molto basso all’orizzonte”, confermò al Sun un testimone, Roy Warne, che aiutò il duca a uscire dall’abitacolo. Come sottolinearono News Sky.com, inoltre, il 19 gennaio 2019 il marito della Regina sarebbe stato sottoposto a una visita oculistica, da cui non sarebbe emerso nessun problema particolare.
Il biografo reale Dickie Arbiter dichiarò a Us Weekly: “La strada in cui è avvenuto l’incidente è nota per scontri [simili], tutti collegati alla velocità. Il principe Filippo era su una strada laterale più piccola, stava per immettersi su una più grande, stava guardando in direzione del sole e non ha visto arrivare l’altra auto…”.
Tuttavia la passeggera della Kia, Emma Fairweather, raccontò un’altra versione dei fatti, ripresa dal People: “Non ricordo che quel giorno ci fosse il sole. Non mi sarei mai voluta mettere nella posizione di dover dire che il duca non è stato sincero. Ma davvero non ricordo che quel giorno ci fosse il sole. È tutto ciò che posso dire…Ci lamentammo perché quella mattina [il tempo] era deprimente e nuvoloso”.
I ricordi, però, possono essere imprecisi. Inoltre, come spesso accade in Paesi come l’Inghilterra, il clima può cambiare più volte e repentinamente nell’arco di una giornata. Stando ai resoconti di quel pomeriggio, poi, il duca di Edimburgo non avrebbe indossato gli occhiali da sole. Un particolare che avrebbe potuto aiutarlo in quel frangente. Non è da escludere che abbia sottovalutato o non abbia affatto considerato la possibilità che il sole potesse infastidirlo, visto che conosceva bene quella strada.
Molti si chiesero anche perché Filippo fosse solo in auto, senza neanche un uomo della scorta. In effetti quella potrebbe essere stata una leggerezza soprattutto dal punto di vista della sicurezza del marito di Elisabetta II: “È impossibile tenere [il principe Filippo] sotto controllo”, disse rassegnata una fonte citata da La Repubblica. “Da quando…si è ritirato dagli impegni pubblici fa quello che vuole”.
Le scuse del duca di Edimburgo
In un’intervista al Sunday Mirror, il 19 gennaio 2019, Emma Fairweather rivelò anche di non aver ricevuto le scuse del principe consorte. “Significherebbe molto per me se il principe Filippo chiedesse scusa, ma non ho idea se sia davvero dispiaciuto”. La donna ribadì anche che quel giorno il tempo sarebbe stato“nuvoloso”, contraddicendo di nuovo le dichiarazioni di Filippo.
Un portavoce di Buckingham Palace, però, confermò al People: “Un messaggio di pieno supporto è stato inviato sia alla conducente, sia alla passeggera”. Infatti Emma Fairweather ricevette una lettera di scuse dal duca, datata 21 gennaio 2019 e pubblicata dal Mirror: “Vorrei che sapesse che mi dispiace moltissimo per il mio ruolo nello scontro. Ho attraversato quell’incrocio svariate volte e so molto bene quanto traffico vi sia sulla strada principale”.
Filippo ribadì la sua versione dei fatti: “Il sole era basso sulla strada principale. In condizioni normali non avrei avuto difficoltà a vedere il traffico che arrivava da Dersingham, ma posso solo immaginare di non aver visto arrivare la macchina e sono mortificato per le conseguenze”. Poi aggiunse: “Sono piuttosto scosso dall’incidente, ma sono molto sollevato che nessuno di voi sia rimasto seriamente ferito. Ho appreso che si è rotta un braccio. Sono profondamente dispiaciuto per questa ferita”.
La Fairweather, che ricevette la missiva il 23 gennaio 2019, commentò al Mirror: “[Il principe] mi ha chiesto come stessi e si è detto dispiaciuto per la mia sofferenza. Ero contentissima. Ho pensato che fosse molto bello il fatto che avesse firmato solo ‘Filippo’, senza il titolo formale. Sono stata piacevolmente sorpresa dal carattere personale [della lettera]”. Infine commentò: “Molte persone hanno detto che non era realistico il fatto che volessi quella gentilezza dal principe Filippo, [ma] è ciò che ho visto in questa lettera”.
Emma puntualizzò anche di aver ricevuto gli auguri di pronta guarigione dalla regina Elisabetta, attraverso un messaggio vocale inviato dalla dama di compagnia Mary Morrison. La Fairweather pur soddisfatta delle scuse, avrebbe continuato a sostenere che il giorno dell’incidente il cielo fosse coperto.
Il 9 febbraio 2019 arrivò la notizia, riportata dalla Bbc, della rinuncia del principe Filippo alla patente. Buckingham Palace annunciò in un comunicato ufficiale, citato dal Daily Mail: “Dopo un’attenta considerazione il duca di Edimburgo ha deciso volontariamente di rinunciare alla patente”. Il marito di Sua Maestà continuò a guidare sulle strade private delle tenute della Corona.
Il 1° aprile successivo anche la 93enne Elisabetta II rinunciò a guidare, una delle cose che più amava fare (ricordiamo che il sovrano d'Inghiterra non ha la patente, poiché i relativi documenti sono emessi a suo nome: sarebbe strano se il Re desse a se stesso il permesso di mettersi al
volante). Il Sunday Times scrisse: “La Regina ha acconsentito a rinunciare a guidare sulle strade pubbliche, su consiglio della sua security, dopo l’incidente del principe Filippo avvenuto all’inizio di quest’anno”.