Aborto, la "teodem" Binetti agita il Pd Turco e Pollastrini: la 194 non si tocca

Si riapre il dibattito sulla legge 194. Il cardinale Ruini appoggia la richiesta di moratoria lanciata da Ferrara. Bondi: "Farò una mozione parlamentare". La senatrice cattolica del Pd: "Voto a favore". Il ministro della Salute: "La legge non si modifica". La Pollastrini: "No alle revisioni"

Aborto, la "teodem" Binetti agita il Pd 
Turco e Pollastrini: la 194 non si tocca

Milano - Nuovo anno e subito si riapre il dibattito sulla legge 194, quella che regolamenta il diritto all’aborto in Italia. A dare fuoco alle polveri è stato Giuliano Ferrara che ha chiesto - non senza un pizzico di provocazione - una "moratoria" sull’aborto dopo quella che le Nazioni Unite hanno recentemente approvato per la pena di morte. Poi è sceso in campo il cardinale Camillo Ruini, che ha dato corpo alla proposta spiegando che a 30 anni dalla legge è ormai necessario "aggiornare" la legge ai progressi scientifici che oggi, ad esempio, permettono una maggiore sopravvivenza dei bambini prematuri. Quindi la chiusura del cerchio, politica, del coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, che ha annunciato di condividere le parole di Ruini al punto tale da aver presentato una mozione parlamentare "per rivedere le linee guida della legge 194 sulla base delle necessità di tener conto delle nuove possibilità tecnologiche che rischiano di inficiarne i principi ispiratori".

La Binetti agita il Pd Subito divampano le polemiche a sinistra. Paola Binetti, senatrice "teodem" del Partito democratico, accoglie con favore l’iniziativa parlamentare annunciata da Bondi e si dice pronta a contribuire a una "maggioranza trasversale" sull’argomento. La Binetti spiega che "la mozione di Bondi è un grande passo avanti nella direzione giusta, cioè la difesa della dignità della persona e del valore sacro della vita. La 194 è datata, ha trent’anni e per rivedere le linee guida della legge - puntualizza l’esponente del Pd - sono disponibile a dare il mio contributo alla formazione di una maggioranza trasversale". Al rischio di una nuova spaccatura nell’Unione, la Binetti non guarda con preoccupazione: "Sulla salvaguardia della vita non valgono logiche di schieramento o posizioni di partito", avverte. "Nel Pd e in parlamento - sostiene ancora Binetti - siamo in più di quanti si creda a ritenere indispensabile la rivisitazione della legge 194. Sarebbe demenziale invocare disciplina di partito su temi che toccano al fondo la coscienza e le ragioni della convivenza civile".

Sereni: "La 194? Un'ottima legge" "La legge 194 è stata un’ottima legge che ha contribuito a sconfiggere l’aborto clandestino e a dare alle donne tutele e aiuti per una maternità consapevole". Lo dice Marina Sereni, vicepresidente gruppo Pd-l’Ulivo alla Camera dei deputati. "Dalla sua approvazione a oggi molte cose sono cambiate, sia per l’arrivo nel nostro Paese di molte immigrate, sia per i progressi della scienza medica nel campo della contraccezione e della cura. Compito della politica - continua - è aggiornare la legge ai tempi, partendo però dalla difesa delle ragioni che hanno portato il Parlamento italiano ad approvare quelle norme e tutti i cittadini a difenderla con un referendum".

La Turco apre al dibattito "Legge inapplicata? No, è una legge applicatissima. Ridiscutere dell’aborto? Dibattito pubblico sì, ma nessuna modifica della legge 194". Così il ministro della Salute Livia Turco in merito al dibattito sull’aborto. "La nostra legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, infatti, ha fatto sì che dal 1982 a oggi gli aborti si siano praticamente dimezzati riducendosi del 45% e sia stato cancellato l’aborto clandestino e la conseguente altissima mortalità materna. Una legge - ha concluso Livia Turco - che ha come suo primario obiettivo quello della tutela sociale della maternità e della prevenzione dell’aborto attraverso la rete dei consultori familiari". Il ministro ha spiegato anche che si intende perseguire l’obiettivo nell’ambito delle politiche di tutela della salute delle donne per le quali, ha aggiunto Turco, "abbiamo già vincolato 10 milioni di euro nel fondo sanitario 2007 e stanziato specifici fondi nell’ambito degli interventi per la riorganizzazione dei consultori previsti dalla precedente finanziaria d’intesa con il ministero della Famiglia".

La Pollastrini: "No alle revisioni" "Sono contraria alla revisione della legge 194 e a ogni volontà strumentale di colpire autonomia e responsabilità delle donne. La legge 194 è una legge equilibrata e apprezzata anche oltre i nostri confini". È quanto afferma Barbara Pollastrini, ministro per le Pari Opportunità, intervenendo nel dibattito sull’aborto.

Alemanno: "La 194 non è un dogma intoccabile" "Ferrara ha fatto molto bene a lanciare una provocazione per rompere il tabù della 194", dice Gianni Alemanno di An. Dopo trent’anni questa legge deve essere rivista perchè ha fallito soprattutto sul versante della prevenzione. Per questo bisogna respingere ogni pretesa laicista di considerare la 194 un dogma intoccabile, come si ostina a ripetere oggi il ministro Turco".

Movimento per la vita: "Modificare le parti meno chiare" Il Movimento per la vita chiede che venga modificata la 194 almeno nelle parti che la rendono equivoca. "Proprio perchè rifiutiamo la rassegnazione - prosegue Casini - non ci contentiamo del grido di protesta che non cambia nulla.

Occorre una visione realistica, che ci permetta di salire i gradini di una scala anche se il traguardo finale non è immediato. Ma non ci limitiamo neppure a denunciare la cattiva gestione della legge. Bisogna almeno eliminare dalla legge le equivocità che quella cattiva gestione hanno permesso".

 

 

 

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