Abruzzo, nuova forte scossa: 4,5

Il sisma avvertito intorno alle 23 all'Aquila, Teramo, Pescara e Roma. Epicentro fra Tizzoli, Barete e L'Aquila, 14 km di profondità. Paura nelle tendopoli

Abruzzo, nuova forte scossa: 4,5

L'Aquila - Una scossa di terremoto molto forte è stata avvertita intorno alle 23 all'Aquila, Teramo e Pescara. All'Aquila in particolare molta gente è uscita dalle tende e dalle case. La scossa è stata avvertita anche a Roma. La scossa di terremoto, avvenuta alle 22.58, è stata registrata dalle stazioni della rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica, i cui esperti l'hanno classificata di magnitudo 4.5. L'epicentro è stato localizzato nella zona dell'aquilano, in un'area compresa tra Tizzoli, Barete e L'Aquila. Secondo i dati rilevati l'epicentro della scossa è alla profondità di circa 14 chilometri dalla superficie terrestre.

Un'altra scossa dopo la mezzanotte Una replica di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 00:49. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa di questa notte ha avuto un epicentro compreso tra i comuni aquilani di Barete, Capitignano e Pizzoli - nella stessa zona del sisma di ieri sera - sviluppandosi ad una profondità di 14,3 km nel distretto sismico del Gran Sasso.

Nessuna vittima Secondo i primi accertamenti, la scossa di magnitudo 4,5, una delle più forti dal 6 aprile scorso, non ha provocato feriti o vittime sia nel capoluogo sia negli altri centri del cratere. Chi - si tratta di alcune centinaia di persone - negli ultimi giorni era tornato a casa perché le abitazioni erano state dichiarate agibili, è uscito per strada e si è organizzato per passare la notte fuori, in automobile o in tenda. Al momento non è possibile stabilire l'entità di ulteriori danni o se vi siano stati crolli di strutture già danneggiate dalle scosse degli ultimi due mesi.

Boschi: "Scossa inferiore a quella del 6 aprile" La scossa registrata questa sera nell'aquilano è stata nettamente inferiore, in termini di energia liberata, di almeno 40 volte rispetto a quella registrata il 6 aprile scorso (5.8) . Lo precisa il direttore dell'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi. "La scossa - ha detto Boschi - anche se profonda ( circa 14 chilometri nel sottosuolo), è stata avvertita molto bene dalla popolazione ma rientra nel quadro dell'evoluzione del sisma che avevamo detto, avrebbe avuto code di 4-5 mesi; tale profondità dovrebbe aver limitato gli effetti negativi.

Quest'ultimo evento, dunque - ha aggiunto Boschi - non modifica il quadro complessivo del sistema e non credo ci sano stati ulteriori crolli; quello che ha resistito alla prima scossa dovrebbe aver resistito anche a questa". "Ma il problema - ha concluso il direttore dell'Invg - ha conseguenze di tipo psicologico sulla popolazione perché le continue scosse creano paura e scoraggiamento". 

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