Sale ancora il livello del confronto a Gaza tra le contrapposte fazioni di Fatah (nazionalista laica, erede di Arafat, sostenuta dallOccidente) e di Hamas (integralista islamica e vincitrice un anno fa delle prime elezioni democratiche nei territori palestinesi).
Ieri il presidente Mahmud Abbas (esponente di Fatah meglio noto col nome di battaglia di Abu Mazen) ha dichiarato fuorilegge la milizia armata di Hamas denominata «Forza esecutiva», accusata tra laltro di aver ucciso giovedì scorso un colonnello dei servizi di sicurezza palestinesi legato a Fatah. Per tutta risposta il premier del governo islamico Ismail Haniyeh, ha detto che non cè alcuna illegalità perché la milizia risponde al ministero dellInterno e un portavoce di Forza Esecutiva ha annunciato la decisione di raddoppiare gli effettivi della milizia, che attualmente sono circa seimila.
È un guanto di sfida che rischia di riprecipitare Gaza sullorlo della guerra civile, in ultima analisi un riflesso dei contrapposti interessi internazionali in Medio Oriente. È infatti noto che Hamas riceve finanziamenti dallIran e dal campo islamista, mentre lamministrazione Bush ha promesso ad Abu Mazen 86 milioni di dollari per rafforzare le proprie forze di sicurezza, che attualmente non raggiungono i quattromila effettivi. Già in passato Hamas aveva rifiutato linvito di Abu Mazen a integrare le proprie milizie - organizzate dopo la vittoria elettorale del gennaio 2006 - nei servizi di sicurezza nazionali palestinesi. E la cronaca delle ultime settimane registra continui fallimenti politici (tra mancati accordi per un governo di unità nazionale e le minacce di Abu Mazen di ricorrere a elezioni anticipate) e scontri a fuoco nelle strade di Gaza tra gruppi armati legati alle due fazioni in contrasto, con un bilancio di una ventina di morti.
Abu Mazen mette al bando la milizia di Hamas
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