Roma - L’ex capo di gabinetto di Palazzo Chigi all’epoca del sequestro di Abu Omar, il funzionario Giuseppe Scandone, ha opposto segreto di Stato rispondendo nell’aula del processo a una domanda di Nicola Madia, uno dei difensori di Niccolò Pollari, ex direttore del Sismi. E il presidente del Consiglio Berlusconi commenta: "Un dovere il segreto di Stato sui rapporti tra servizi segreti"
La scelta di Scandone L'ex capo di gabinetto a Palazzo Chigi ha opposto il segreto di Stato a una domanda sulla possibilità che Pollari avesse impartito l’ordine di sequestrare Abu Omar. Il giudice Oscar Magi si è riservato di decidere e scioglierà la riserva nell’udienza di mercoledì della prossima settimana. Il legale di Pollari ha chiesto al testimone Giuseppe Scandone se Pollari avesse mai impartito all’interno del Sismi ordini o direttive in merito alla partecipazione a operazioni illegali nell’ambito della lotta al terrorismo islamico e in particolare ad azioni di extraordinary rendition. Secondo l’avvocato Nicola Madia "si tratta di un punto molto importante a favore della difesa Pollari e adesso non resta altro che attendere cosa deciderà il giudice tra una settimana".
La lettera del premier I difensori degli imputati nel processo per il sequestro di Abu Omar, hanno depositato oggi una lettera del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al ministro della Difesa, dell’Interno e ai vertici dei Servizi segreti in cui si ricorda ai funzionari pubblici il dovere di apporre il segreto di Stato sui rapporti tra servizi segreti italiani ed esteri. Ricordando quanto scritto dal suo predecessore, Romano Prodi, nella lettera si sosterrebbe che il segreto di Stato non riguarda il fatto in sè del sequestro, ma i rapporti in funzione della lotta contro il terrorismo tra gli apparati di intelligence. Sempre nella lettera si invitano i funzionari pubblici citati come testimoni ad avvertire qualora ci fosse l’eventualità che le domande riguardino, per l’appunto, i rapporti tra i servizi segreti italiani e stranieri.
I pm: "Escludere il segreto di Stato" I pubblici ministeri, Armando Spataro e Ferdinando Pomarici, al termine dell’udienza di quest’oggi, hanno chiesto che il giudice definisca il rapimento stesso "eversivo dell’ordinamento costituzionale con conseguente esclusione del segreto di Stato".
L’accusa l’ha chiesto dopo che un teste, ex capo di gabinetto del Sismi, ha apposto il segreto di Stato a fronte di una domanda della difesa dell’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari che aveva chiesto se gli risultavano direttive del generale Pollari, dirette al personale del Sismi circa il divieto di partecipazione a operazioni di rendition.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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