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Abu Omar, Pollari in aula: "Con il segreto di Stato impossibile la mia difesa"

L'ex direttore del Sismi, imputato nel processo sulla vicenda Abu Omar, ha chiesto ai giudici che interpellino la presidenza del Consiglio dei ministri sulla conferma o meno del segreto di Stato perché "ho diritto di difendermi"

Abu Omar, Pollari in aula: "Con il segreto di Stato impossibile la mia difesa"

Milano - L’ex direttore del Sismi, Nicolò Pollari, ha spiegato al processo d’appello per il sequestro di Abu Omar di essere innocente rispetto ai fatti che gli vengono contestati, ma di non potersi difendere a causa del segreto di Stato che coprirebbe le prove della sua estraneità. Pollari ha reso dichiarazioni spontanee davanti ai giudici della terza sezione penale della Corte d’appello. "Confermo la mia assoluta estraneità ai fatti contestati - ha detto Pollari - il segreto di Stato non copre l’esistenza di nessun reato, ma inibisce le prove della mia innocenza. Ho avuto ordine dai diversi presidenti del consiglio che si sono succeduti di rispettare questo vincolo, di cui non sono titolare. Spetta solo al presidente del consiglio accertare quali atti siano coperti dal segreto di Stato e quale sia legittimo rivelare. Confermo di non voler violare alcuna norma". Pollari ha passato in rassegna le accuse che gli vengono mosse, ribadendo, per ciascuna di esse, la sua estraneità ma l’impossibilità a difendersi per la presenza del vincolo di Stato che copre i rapporti fra il Sismi e la Cia e gli interna corpuris dei servizi. In primo grado, il tribunale aveva disposto il doversi procedere nei suoi confronti per l’esistenza del segreto di Stato.

La parola al governo Nel corso delle sue dichiarazioni spontanee al processo d’appello l’ex direttore del Sismi ha chiesto ai giudici di interpellare il presidente del Consiglio dei ministri, in base alla legge del 2007 sui servizi segreti, per confermare l’esistenza del segreto di Stato sugli atti che, a suo dire, ne dimostrerebbero l’innocenza. La richiesta di Pollari è stato subito ribadita da uno dei suoi legali, l’avvocato Nicola Madia, che ha chiesto alla Corte di interpellare il presidente del consiglio dei ministri.

Prima di Pollari, aveva reso dichiarazioni spontanee l’ex funzionario del Sismi, Pio Pompa, il quale ha opposto il segreto di Stato alle accuse che gli sono contestate e , analogamente al suo ex direttore, ha chiesto di interpellare il presidente del Consiglio dei ministri.

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