Politica

"Abusa nel nome di Cortina" e il sindaco vuole cacciare Lele Mora dalla sua città

Risentito per l'annuncio di un veglione di Capodanno e di altri eventi promossi dal talent scout in un albergo cortinese, il primo cittadino lo dichiara "persona non più gradita". Ed è pronto a intraprendere un'azione legale per l'utilizzo improprio del marchio della località dolomitica

Un vita sempre al di sopra delle righe, vero re dello spettacolo e del gossip, capace di fare e disfarele fortune di più di un personaggio, diventato una star nazionale in mano sua. Poi le vicissitudine giudiziarie, il coinvolgimento nei presunti ricatti di Fabrizio Corona, i processi per evasione fiscale. La sua stella sembra offuscarsi e ora arriva forse il colpo finale: cacciato da Cortina a pedate nel sedere. «Il signor Lele Mora e il suo circo, che frequentano Cortina da oramai 10 anni, sono persone non più gradite». Parola di Andrea Franceschi, sindaco della notissima località montana.
Dario Mora, detto Lele, nato a Bagnolo di Po, in provincia di Rovigo, il 31 marzo 1955, lavora come parrucchiere fino a 23 anni, quando si scopre manager di spettacolo, prendendosi cura di Loredana Bertè. Nel 2000 apre a Milano la LM Managements che può vantare nomi del calibro di Simona Ventura, Alberto Castagna, Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Valeria Marini, Irene Pivetti. Estende l'iniziale attività di manager sportivo anche al mondo dello spettacolo e musicale ed unisce l'attività di agente con l'organizzazione di «eventi» aziendali, divenendo lui stesso showman ed uomo immagine. Al culmine della sua potenza incappa nel 2007 nell'inchiesta «Vallettopoli» del pm di Potenza Henry John Woodcock. È l'inizio della fine, le sue grane diventano anche di tipo fiscale, con le prime condanne, e molti dei personaggi si sfilano dalla sua scuderia.
Insomma la sua stella si sta appannando ed ecco arrivare anche l'uscita del sindaco di Cortina d'Ampezzo che, come uno sceriffo del Far West, vuole cacciarlo dalla sua città. L'annuncio è arrivato nelle scorse ore dopo che Andrea Franceschi ha scoperto l'annuncio di un veglione di Capodanno e di altri eventi promossi dal talent scout in un albergo cortinese. Franceschi ricorda che «dodici mesi fa lo stesso Mora era stato multato e allontanato per un abuso edilizio realizzato in pieno centro». In quel caso si trattava di una casetta di legno realizzata in pieno centro per raccogliere fondi per progetti umanitari in Bolivia. Riferendosi ad una serie di pubblicità in internet, il sindaco sottolinea di aver già preso contatti con i partner di Mora nella cittadina dolomitica.

E che «oltre a ciò - avverte il sindaco che ha stigmatizzato le iniziative anche con il titolare dell'hotel che dovrebbe ospitare la festa - nel corso della prossima seduta di Giunta, proporrò di intraprendere un'azione legale per l'utilizzo improprio del marchio di Cortina che viene associato ad un evento che si svolgerà in buona parte fuori dai confini comunali e con dei personaggi molto distanti dal nostro target». Come dire «Vade retro Lele»

Commenti