Ferisce a coltellate la compagna durante una lite per motivi di gelosia e poi la costringe, minacciando di colpire anche il figlio, di tre anni, della donna, a dichiarare che aveva tentato di suicidarsi. Ma a otto giorni dal fatto la verità viene a galla, e laggressore, un uomo di 62 anni di origini calabresi, è arrestato dai poliziotti della squadra mobile della questura e poi sottoposto agli arresti domiciliari con laccusa di tentato omicidio. La lite fra luomo e la sua compagna, una donna albanese di 39 anni, era scoppiata nellappartamento della donna, a Rivarolo, il 20 maggio scorso. Lei era stata soccorsa e portata allospedale: aveva ferite da arma da taglio in varie parti del corpo. Alle forze dellordine aveva dichiarato di aver tentato il suicidio per effetto di una crisi depressiva. Ma, sulla scorta dei dati medico-legali, la posizione delle ferite aveva suscitato perplessità, rimaste tali anche di fronte al tentativo di far credere che luomo era intervenuto per impedire il suicidio. Alla fine, la donna - che per le percosse ha subito lasportazione di un rene - ha raccontato la verità e ha accusato il compagno che si è visto costretto a confessare.
Sempre in tema di furibonde liti in famiglia, un genovese di 23 anni copre di botte lex compagna, ma sferra pugni anche al suocero, fino al punto di fratturargli le ossa nasali, e alla suocera, scaraventata a terra. Luomo è stato arrestato ieri dagli agenti del commissariato centro. Dalla coppia era nata da pochi mesi una bambina, ma la giovane aveva deciso di troncare il rapporto.
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