ACCORDI D’INTERESSE PUBBLICO

Cartiere del Garda, azienda fondata nel 1956, e oggi parte del Gruppo Lecta, polo cartario posizionato al terzo posto in Europa tra i produttori di carte patinate senza legno, riconoscendo il proprio ruolo ha fatto negli anni dello sviluppo sostenibile la propria mission, mettendo sullo stesso piano sviluppo imprenditoriale, attenzione all’ambiente e sostegno al sociale.
L’impegno profuso negli anni in questi termini, si è concretizzato con l’ottenimento di certificazioni e autorizzazioni ambientali tra le quali particolarmente significative sono la Registrazione Emas (Eco management and audit scheme), ottenuta nel giugno 2005 come prima cartiera in Italia e una tra le prime nel Sud Europa e, il 20 aprile 2006, la certificazione di catena di custodia Fsc (numero di certificato Sa-Coc-1534).
I principali aspetti su cui Cartiere del Garda si impegna per un miglioramento continuo sono volti principalmente a ridurre i consumi idrici, lo spreco delle materie prime e i consumi energetici.
Ed è proprio in quest’ultimo ambito che Cartiere del Garda è particolarmente attiva; infatti dal 1988 l’azienda produce l’intera quantità di energia elettrica e vapore di cui ha bisogno grazie a un impianto di cogenerazione.
Proprio in questo ambito è di recente nascita quello che forse può definirsi il più importante progetto ambientale della storia di Cartiere del Garda: il progetto Alto Garda Power.
Cartiere del Garda e Ags (Alto Garda Servizi) hanno costituito la società Alto Garda Power (una Spa della quale Cartiere del Garda detiene l’80% e Ags il 20%), il cui obiettivo è la sostituzione della centrale di cogenerazione della Cartiera con un nuovo moderno impianto in grado di soddisfare l’intero fabbisogno di energia elettrica dello stabilimento e dare calore, col sistema di teleriscaldamento, all’intera città di Riva del Garda fino ai confini con Arco. Si parla di un progetto da 50 milioni di euro che vedrà l’avvio della centrale nell’estate del 2008 (i lavori inizieranno il prossimo aprile) e la costruzione totale della rete di teleriscaldamento entro il 2012.
Il bilancio del progetto vedrà una riduzione vicina al 50% delle perdite del processo di trasformazione energetica, con un risparmio nel consumo di metano pari a 40mila tonnellate equivalenti di petrolio e una consistente riduzione delle emissioni di gas serra.
In aggiunta agli evidenti vantaggi ambientali, questo progetto comporterà per l’utenza del teleriscaldamento non solo un risparmio sulle tariffe ma anche di azzerare le spese di caldaie, bruciatori e manutenzioni. Basterà infatti una piccola scatola (lo scambiatore di calore) per attivare il funzionamento dei caloriferi nei quali entrerà acqua a 90 gradi. Inoltre, non essendoci più combustione, come per il metano, non serviranno più le canne fumarie e quindi si otterrà un calore senza fiamma e senza pericoli. «Ci sono casi nella vita - precisa Paolo Mattei - presidente e amministratore delegato di Cartiere del Garda - in cui proprio i paradossi possono portare all’eccellenza, e il nostro è uno di questi. La continua crescita dei costi energetici ci ha convinto a puntare su un impianto di cogenerazione più potente ed efficiente che, evitando possibili dispersioni, fosse anche in grado di “dare calore” al nostro comprensorio.

Questo ha fatto sì che per la stessa città, che fino a 10 anni fa ci considerava come “un problema”, oggi Cartiere del Garda sia una risorsa, un partner ambientale in grado di offrire un’aria più pulita ai cittadini e all’importante bacino turistico».

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