Economia

«Accordo con Murdoch sui contenuti»

Per Tronchetti Provera con il magnate austrialiano solo legami commerciali. Nessun interesse per la quota di Olimpia

da Milano

«Telecom Italia sta lavorando a un accordo con il magnate dei media Rupert Murdoch sui contenuti». Lo spiega il presidente della società di tlc, Marco Tronchetti Provera, a Roma per la presentazione della relazione del presidente dell’Authority, Corrado Calabrò. In pratica Telecom che già distribuisce alcuni canali di Sky Italia (l’emittente pay tv del magnate australiano) tramite Internet e i cellulari potrebbe ampliare il bouquet dei contenuti. Quella tra Tronchetti e Murdoch resterà dunque una alleanza commerciale e non finanziaria come qualcuno aveva ipotizzato. Tra i cavalieri bianchi che avrebbero potuto apportare finanze fresche a Pirelli che dovrà a breve acquistare la quota di Olimpia (controllante di Telecom) da Unicredit e Banca Intesa per 1,2 miliardi di euro nei giorni scorsi in Borsa circolava infatti anche il nome di Murdoch. Le voci sarebbero però del tutto prive di fondamento. «Basta fare alcune considerazioni su quanto accaduto in passato - spiegano fonti vicine al magnate dei media -, lo scorso anno all’ipotesi di un suo interessamento al Corriere della Sera, lo stesso Murdoch replicò che non avrebbe mai fatto l’editore di un giornale che non poteva leggere, né capire. Da escludere è anche un interessamento per Telecom, un’azienda che non possiede l’agilità e le piccole dimensioni che Murdoch ha trovato, per esempio, in Myspace».
Quanto a Telecom, Tronchetti non si fa un cruccio se le azioni della sua società hanno perso il 15% in un anno e non sono tanto lontane dal livello di 1,8 euro al quale, secondo alcuni analisti, potrebbe diventare possibile un’eventuale Opa sulla società. «Io guardo ai risultati gestionali che sono quelli che abbiamo fatto vedere al mercato e che sono i migliori, grazie alle nuove tecnologie e all’efficienza del gruppo. Le Borse salgono e scendono», ha detto Tronchetti.
Riguardo le cosiddette disparità concorrenziali create dalla fusione Tim-Telecom, Tronchetti, rispondendo all’ad di Vodafone, Pietro Guindani, ha detto che «non si può fermare lo sviluppo tecnologico perché uno non ha fatto accordi». Il riferimento è su eventuali accordi che Vodafone dovrebbe fare con operatori di telefonia fissa per creare un’offerta convergente con il mobile.

Per Guindani «fare accordi e il rispetto della concorrenza sono due questioni separate».

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