Accordo tra la Mussolini e il centrodestra

Il premier: «Vorrei che si candidasse». La nipote del duce: «Il prossimo governo dovrebbe avere un ministero per l’Infanzia»

Emanuela Fontana

da Roma

Sulla correttezza democratica di Alessandra Mussolini «non c’è alcun dubbio», dice Silvio Berlusconi. Se gli devono fare un processo, lo elogia un’altrettanto intensa Alessandra Mussolini, «deve essere un processo di beatificazione». Così, con una stretta di mano e tanti sorrisi, il premier e l’ex deputata di An hanno siglato l’alleanza sul programma per le politiche tra la Casa delle libertà e Alternativa sociale. Un patto che ha scatenato l’opposizione ma che è stato accettato senza troppi traumi all’interno della Cdl, dopo la decisione della Mussolini di non candidarsi insieme ai cosiddetti «impresentabili» Roberto Fiore e Adriano Tilgher.
Con questa mossa la nipote del duce ha conquistato definitivamente la fiducia di Berlusconi, che ne ha accolto il programma, un documento in sette punti basato quasi esclusivamente sul sociale, con un particolare accento sui bambini: «Mi piacerebbe che nel prossimo governo fosse creato un ministero per l’Infanzia», sogna la nuova alleata del premier. Così la Mussolini riscatta l’immagine dei suoi compagni di partito e si lancia nelle braccia della Cdl.
Si tratta di «un accordo programmatico per allargare i consensi della Casa delle libertà», ha chiarito il premier. Le «ombre» non ci sono e non ci devono essere, ha spiegato Berlusconi in riferimento a quei nomi «scomodi», perché «con una decisione autonoma di Alternativa sociale» sono state sgomberate «impedendo qualsiasi possibilità di strumentalizzazione da parte della sinistra». Berlusconi ha poi detto di sentirsi «dispiaciuto» per la rinuncia della Mussolini: «Un suo ripensamento mi vedrebbe del tutto favorevole. E ho insistito».
«Sono soddisfatto del fatto che nelle liste non ci saranno “impresentabili”», ha commentato il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini dopo la decisione di Tilgher e Fiore di non candidarsi. Dall’opposizione piovono invece frasi roventi. Uno per tutti, Oliviero Diliberto (Pdci) che definisce l’alleanza «una vergogna».
Con Alternativa sociale sono stati trovati accordi «su Mezzogiorno, sostegno alle famiglie, il lavoro e la politica sociale». Il programma di As verrà controfirmato dai rappresentanti delle forze politiche della Cdl perché si tratta di punti comuni: «Sui temi del razzismo e dell’antisemitismo - ha precisato il premier - la Cdl non è disposta a trattare con nessuno perché costituiscono le basi della nostra coalizione. L’estremismo sarà sempre estraneo alla mia cultura».
Altri, invece, sono i problemi del centrosinistra, ha sottolineato Berlusconi, «un’insalata russa»: «L’Unione non ha mai preso le distanze da quella sinistra radicale che nelle manifestazioni di piazza si schiera contro le forze dell’ordine e che sta condizionando la politica estera italiana». E che «al confronto delle idee preferisce il confronto delle spranghe».
Tra i punti del programma della Mussolini approvati da Berlusconi ci sono un assegno di 400 euro al mese alle madri fino al terzo anno di età del bambino, la formazione di una «banca statale per lo sviluppo del Meridione» e modifiche alla legge Biagi: una riforma che «ha dato risultati straordinari - media Berlusconi - ma come tutte le cose è perfettibile». Per quanto riguarda la sanità As propone di costituire sul territorio Centri della salute, dove i pazienti possano svolgere controlli di medicina preventiva senza pagare il ticket. Tra i programmi sociali c’è la facilitazione dell’accesso al credito per le famiglie monoreddito, per giovani al primo impiego e lavoratori precari.
Sul fronte dell’immigrazione As propone di togliere il permesso di soggiorno agli stranieri sorpresi a delinquere, far scontare la pena ai condannati nel loro Paese, mentre l’Italia deve rinforzare «la propria presenza istituzionale e caritativa in Africa e nel Terzo Mondo». Sono «programmi e valori di una destra popolare», ha chiarito la Mussolini.

In cima alla scala dei valori ci devono essere i piccoli: «I bambini sono la parte della nostra società che maggiormente deve essere aiutata». L’obiettivo di As «è stare dalla parte della libertà, e noi abbiamo scelto Silvio Berlusconi».

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