Ginevra Un accordo per un governo di transizione senza decidere il destino di Assad, accontentando così i russi che non vogliono le sue dimissioni, considerandolo il vero garante della loro alleanza strategica con la Siria. È questo il parto, in verità assai poco innovativo, della riunione a Ginevra dei Paesi del Gruppo dazione sulla Siria.
Laccordo prevede che il governo di transizione possa includere membri dellattuale governo siriano e dellopposizione, ma come ha spiegato linviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba Kofi Annan, spetterà ai siriani decidere da chi volgiono essere governati. Ciò presuppone - e questo è chiaramente il punto debole del documento, vista la situazione di guerra civile nel Paese mediorientale - che «le parti siriane cooperino e si rendando conto della gravità della situazione» per portare i cambiamenti delineati a Ginevra. Annan si è detto «certo che i siriani non sceglieranno mai persone con le mani sporche di sangue per il loro governo».
Il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov si è detto «lieto» dellesito del vertice, che, ha sottolineato, non pone alcuna precondizione al processo di transizione da cui non esclude alcun gruppo. La bozza iniziale dellinviato di Onu e Lega Araba, Kofi Annan, prevedeva lesplicità esclusione di esponenti dellattuale regime, unespressione che automaticamente avrebbe previsto la deposizione di Assad. A questo, Russia e Cina si sono opposti con successo e a questo punto non si capisce in base a quale meccanismo il presidente dovrebbe fermare il suo esercito che ogni giorno cannoneggia ribelli e civili per mettersi a un tavolo a cedere potere a chi lo vuole morto. Russia e Cina hanno non a caso subito sottolineato di comune accordo che lintesa raggiunta a Ginevra «non dovrà essere imposta a nessuno»: ossia, in buona sostanza, Assad non potrà essere obbligato a rispettarla e tantomeno a farsi da parte.
Completamente diversa linterpretazione che viene data dellaccordo di Ginevra dal segretario di Stato americano: secondo Hillary Clinton si tratta di unintesa che apre la via «allera post-Assad». «Assad deve andare via», ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.