È il giorno della verità per lExpo, o almeno uno dei giorni decisivi: la firma dellaccordo di programma sulle aree. Ente promotore è il Comune di Milano, con Comune di Rho, Provincia di Milano, Regione, Poste Italiane e con ladesione della società di gestione Expo 2015 e di Arexpo, la società per azioni a partecipazione pubblica maggioritaria con il compito di acquisire le aree per l'esposizione del 2015.
Il punto più importante dellAdp è la variante urbanistica che trasforma i terreni su cui sorgerà lExpo da area agricola ad area edificabile, con un indice edificatorio di 0,52, con 400mila metri quadrati di superficie edificabile. Laccordo di programma definisce i vari adempimenti e occorre un atto sulla variante urbanistica che verrà incorporato nellAdp.
A questo punto, dopo la firma attesa per domani, è necessaria la ratifica dei consigli comunali di Milano e di Rho. Dalla stipula dellaccordo di programma scattano i trenta giorni di tempo entro i quali Palazzo Marino dovrà approvare la tanto contestata variante urbanistica. Altrimenti, si sfora dalla tabella di marcia richiesta dal Bie e i tempi potrebbero diventare pericolosamente stretti. Insomma, rischia di saltare tutto. Cè da dire che il paracadute esiste: lintervento del commissario straordinario che sarà nominato dal governo e che può ricorrere a procedure durgenza.
Il progetto con la variante urbanistica che entra nellaccordo di programma è già stato approvato da Expo 2015 e Bie. Contro di esso si sono sollevate le proteste dellarchitetto e oggi assessore alla Cultura Stefano Boeri, autore del masterplan del primo progetto, che prevedeva un orto planetario destinato a rimanere come eredità della manifestazione. In più, a contestare la volumetria sono i promotori del referendum sul verde: nonostante abbiano vinto a stragrande maggioranza coloro che chiedono di mantenere lorto, il progetto non ne tiene conto.
Ma nonostante tutto, sembra che il sindaco Pisapia sia deciso ad andare avanti. Ha convocato la sua maggioranza e chiesto di serrare i ranghi sullExpo, in modo da poter approvare laccordo di programma ed entrare nella newco entro la fine di luglio. Dopo tutte le polemiche della campagna elettorale sulla cementificazione, prevale il pragmatismo, la volontà di non scontentare il mondo economico. Adesso, bisogna verificare se laccordo con la sinistra radicale terrà alla prova del passaggio in aula.
Cè poi la vicenda di Arexpo, il cui assetto societario non è ancora definito. Lopzione di acquisto delle aree della famiglia Cabassi scade a fine luglio, quindi anche in questo caso il tempo stringe. Il sindaco Letizia Moratti aveva detto di voler entrare con il 51% nella società, nelle settimane scorse lattuale giunta Pisapia ha parlato di una quota tra il 25 e il 30 per cento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.