Accuse al Papa, Parigi non fa marcia indietro «Niente polemiche, ma critiche confermate»

Non cambia posizione, ma precisa di voler evitare le polemiche. Parigi conferma i commenti critici alle dichiarazioni del Papa a proposito dell’uso del preservativo in Africa e lo fa all’indomani delle accuse del presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, secondo cui le parole di Benedetto XVI sono state «travisate e manipolate» e il Papa «offeso e irriso» dai politici e dai media.
Eppure il Quai d’Orsay, per bocca del suo portavoce Eric Chevallier, sollecitato ieri dai giornalisti, non ha fatto marcia indietro: «Non volevamo fare alcuna polemica. Abbiamo detto soltanto, e lo ripetiamo, che la frase del Papa sul preservativo - che non è una parte della soluzione ma un problema per l’Aids - può avere conseguenze drammatiche sulla politica mondiale in favore della salute». «Non abbiamo mai detto che il preservativo è l’unica soluzione del problema - ha ricordato ancora Chevallier -, ce ne sono altre come l’assistenza medica, quella sociale, i test per individuare la presenza del virus, il sostegno psicologico».

«Ma il preservativo rientra fra questi e tutti i discorsi che vanno in direzione diversa, fatti per di più da una persona che ha enorme influenza, vanno contro l’interesse della salute pubblica», ha affermato Chevallier. E ieri anche l’Arcigay, tramite il presidente Aurelio Mancuso, non ha perso occasione di intervenire: «Se il Papa non vuole essere irriso basta che la smetta di dire sciocche falsità».

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