Con un provvedimento di 66 pagine lAntitrust ha sanzionato la romana Acea con una multa di 8,3 milioni di euro e la francese Suez Environment S.A. (3 milioni di euro). LAutorità garante della concorrenza ha scoperto che Acea spa e la multinazionale francese «hanno messo in atto unintesa restrittiva della concorrenza nel mercato nazionale della gestione dei servizi idrici». La decisione discende da una lunga indagine che ha messo in luce un disegno «volto a condizionare direttamente lesito di un quarto delle gare per la gestione dei servizi idrici realizzatisi a livello nazionale oltre a incidere significativamente su altre procedure di gara poi aggiudicate ad altri soggetti, proprio nella fase di apertura della concorrenza». Partendo dalloperazione dacquisizione del 40% della Publiacqua spa, società toscana partecipata dal comune di Firenze, il 31 maggio 2006 lAntitrust ha avviato unistruttoria volta a verificare leventuale illiceità delle condotte tenute da Acea e Suez nella gara toscana.
LAutorità ha fotografato un sistema, in certi casi noto come concerto, fatto di «pesi politici» in società a prevalente capitale pubblico, in mano ai Comuni, di intrecci azionari che hanno permesso la cessione di quote azionarie a Suez (come nel caso della società Silm del gruppo Caltagirone) e lapprontamento di intese esclusive volte alla costituzione di un oligopolio «attivo nei settori dellacqua e della depurazione... unendo le forze in Toscana... e stipulando un accordo per stabilire lentità comune, nonché i rispettivi diritti e obbligazioni in qualità di azionisti».
In sostanza Acea e S.E. hanno definito «una comune politica di voto nei consigli damministrazione e assemblee di tutte le sussidiarie e società operative». Un accordo che ha stabilito che «limpresa comune consentirà alle parti lo sviluppo di attività - attraverso gare dappalto o acquisizioni o altro - in Toscana, e possibilmente in altre regioni dItalia». Un intreccio volto ad approdare in posizione maggioritaria in ununica società ad hoc, Acque Blu Toscana spa. LAntitrust aggiunge che «lintesa è stata facilitata dai rapporti già instaurati con unaltra società del gruppo Suez, Electrabel: rapporti che a suo tempo presero carattere stabile e riconosciuto di unimpresa comune debitamente sottoposta allapprovazione della competente Autorità antitrust, la cosiddetta joint venture schiettamente industriale e operativa nel mercato dellenergia. Viceversa, nel settore della gestione dei servizi idrici, le relazioni tra Suez e Acea sono improntate al coordinamento di natura strategica e sono coperte da una particolare segretezza negli elementi essenziali, da entrambe le parti. Il rapporto tra Suez e Acea, per così dire occulto, in quanto non inquadrato entro forme di cooperazione dichiarate e riconoscibili da parte del mercato, ben rappresenta in effetti i rischi insiti nellesistenza di incroci azionari tra soggetti concorrenti, rispetto allautonomia dimpresa nel contesto di uneconomia di mercato. Un ultimo elemento messo in risalto dallAutorità, oltre al mancato rispetto delle normative europee (per le quali sono tuttora aperte varie procedure dinfrazione), è che negli accordi tra i due soggetti sono del tutto assenti programmi volti al miglioramento industriale dei servizi, pur in presenza di concessioni pluriennali di lunghissima durata. Infine lAutorità evidenzia che Acea e Suez sono ricorse «surrettiziamente» e «in maniera sistematica alla partecipazione mediante raggruppamenti temporanei dimpresa, quando avrebbero potuto partecipare autonomamente alle gare, competendo tra loro, ed essendo rispettivamente il principale operatore in Italia e il primo gestore straniero di servizi idrici nel nostro Paese». Ora emerge con chiarezza il senso dellintesa, sottoscritta a fine novembre a Palazzo Vecchio tra il sindaco di Roma (maggioranza delle azioni Acea) Walter Veltroni e il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, sul business dei servizi idrici toscani. Peccato che lAntitrust abbia deliberato di porre fine - entro 90 giorni - ai comportamenti oggetto dellinfrazione e imposto ad Acea e Suez di adottare misure idonee alleliminazione di quanto stabilito dallarticolo 13 del patto parasociale intercorrente tra i soci di Publiacqua SpA.
Ma i guai per lAcea non sono finiti qui. LAutorità nazionale dellEnergia e del Gas ha sanzionato lazienda con una batosta di 3,2 milioni di euro per i black-out elettrici, a cui saggiungono 165mila euro per altri disservizi (call center, etc.) e 700mila euro di rata residua. Più di 4 milioni di euro che, con maggiori investimenti sulla rete romana e qualche controllo volto anche al risparmio sui lavori in appalto, si sarebbero potuti almeno dimezzare.
Acea multata da Antitrust e Authority
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