Acqua a catinelle, tombini ostruiti E la città finisce subito a bagno

Acqua a catinelle, tombini ostruiti  E la città finisce subito a bagno

Acqua a catinelle, trombe d’aria, black out elettrici, strade e sottopassi allagati in pochi minuti, automobilisti intrappolati all’interno delle loro vetture in attesa di soccorsi che sembravano non arrivare mai, e soprattutto vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari disposti a prodigarsi oltre il dovere, un’intera notte, per portare in salvo pedoni e persino una decina di anziani evacuati da una casa di riposo. È la sintesi di una nottata di straordinario nubifragio che ha colpito Genova e, in parte, le riviere, ha provocato seri danni, ma fortunatamente nessuna conseguenza di rilievo alle persone. Fra l’altro - fonte Arpal - si sono abbattuti sulla Liguria circa 3500 fulmini, mentre per quanto riguarda la pioggia caduta in un’ora, il picco si è registrato a Pegli: 112 millimetri.
Fiumi in piena Le precipitazioni sono cominciate intorno alle 22, e le strade sono diventate subito fiumi in piena. Si sono allagati negozi e supermercati, cantine e fondi a ponente e levante. I telefoni delle centrali operative di vigili del fuoco e polizia municipale sono stati presi d’assalto da centinaia di richieste di soccorso di cittadini e negozianti in difficoltà. I pompieri hanno effettuato più di settanta interventi e per far fronte a tutte le richieste e hanno dovuto chiedere rinforzi ai distaccamenti di Savona e Imperia. Intanto il nubifragio colpiva particolarmente la costa cittadina con raffiche di pioggia e vento di tramontata che hanno raggiunto e superato i 50 nodi. Temporali e fulmini hanno causato interruzioni di corrente elettrica a macchia di leopardo in tutta l’area metropolitana. In tilt i principali semafori agli incroci. La situazione più critica si è verificata a Pegli nei tre sottopassi di via Opisso, via Ungaretti e via Aurelia, completamente allagati, dove decine di automobilisti sono rimasti bloccati nelle loro auto con l’acqua che superava abbondantemente le portiere. Alcuni sono riusciti a uscire in maniera autonoma, per altri è stato necessario l’intervento dei mezzi dei sommozzatori dei vigili del fuoco. Emergenza anche in quasi tutti i tunnel cittadini, del centro e del levante. Momenti di paura, sempre nella notte, all’interno della casa di riposo «Rinascita e Vita» di via Giacinto Caldesi a Pegli dove l’acqua, quasi un metro e mezzo, ha invaso piano terra e seminterrato della struttura. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Multedo che hanno fornito assistenza agli infermieri e messo in sicurezza alcuni anziani che si trovavano ai piani più bassi.
In autostrada Nelle stesse ore i rifiuti abusivi che ostruivano le bocchette di deflusso hanno provocato allagamenti in alcune gallerie della A12, nei pressi del casello di Genova Est. Sul posto sono state trovate vecchie lavatrici, carcasse di scooter e frigoriferi abbandonati che non permettevano all’acqua di defluire, creando rischi per gli automobilisti. Gli agenti della Polstrada sono intervenuti intorno alla mezzanotte nei pressi del viadotto Polcevera per aiutare un’automobilista bloccata dal panico per la pioggia e il vento, e la carreggiata allagata. I poliziotti l’hanno soccorsa e scortata fino all’uscita del casello di Genova Ovest. A levante i vigili del fuoco del distaccamento di Genova Est sono intervenuti in un supermercato allagato di via del Commercio a Nervi.
Centro storico Pesantissima la situazione nei caruggi dove ieri si è lavorato tutto il giorno con secchi e ramazze. Dappertutto negozi e bassi allagati, laboratori artigianali sommersi dal fiume d’acqua. I danni per le attività commerciali sono ingenti. La situazione più critica si è registrata nella zona tra via degli Orefici e piazza Campetto. Non mancano le polemiche. «I tombini - spiega un commerciante - erano tutti otturati. La precipitazione era annunciata da giorni. Si dovevano pulire gli scarichi».
In Liguria Solo lievi disagi nelle altre province liguri. Nel Savonese le precipitazioni sono state addirittura scarse, nell’Imperiese i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza un traliccio a Sanremo e un albero pericolante ad Aregai. Infine, nello Spezzino, si sono registrati solo alcuni allagamenti in Val di Vara.
Proteste Si mobilitano gli esponenti del Pdl nelle istituzioni. In particolare, il consigliere comunale Stefano Balleari, sottolinea che «il sottopassaggio Cadorna è stato invaso da un quantitativo d'acqua che ha provocato danni materiali ed economici gravissimi alle attività commerciali in esso presenti; a nulla è valso l'utilizzo delle pompe in quanto il gruppo elettrogeno che il Comune doveva installare per consentire il funzionamento delle stesse non è mai stato installato per veti di alcuni esponenti di partiti (Verdi) che sostengono l'attuale maggioranza».

Inoltre il Gruppo regionale del Pdl, a firma del capogruppo Matteo Rosso e del consigliere Roberto Bagnasco, ha presentato un ordine del giorno per chiedere alla giunta di «dichiarare la stato di calamità e garantire un sostegno concreto ai cittadini duramente colpiti dalle forti piogge, anche a causa dell'incuria dell'amministrazione comunale che sapendo dell'allerta meteo non ha provveduto a ripulire i tombini».

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