Rimasto sconosciuto fino ai nostri giorni, è stato incredibilmente ritrovato nella provincia di Roma, sul Fosso della Fiora al confine tra Manziana e Bracciano, il Caput Aquae dellacquedotto di Traiano, la prima sorgente del percorso attorno al lago di Bracciano dellacquedotto inaugurato nel 109 d.C. per servire Trastevere. A fare la grande scoperta, due documentaristi inglesi, Michael e Ted ONeill, impegnati in una ricerca sugli acquedotti romani, che si sono imbattuti nei resti di un ninfeo con straordinarie volte colorate in blu egizio. E limportanza del ritrovamento è confermata dallarcheologo Lorenzo Quilici che definisce il ninfeo «stupefacente». «Coperto da una grotta artificiale che accoglieva una cappella della Madonna - anticipa Quilici che il 28 gennaio illustrerà la scoperta - è venuto fuori un monumento che si è rivelato un ninfeo, costruito allorigine delle prime sorgenti dellacquedotto, un monumento straordinario che possiamo paragonare al Canopo di Villa Adriana o al Ninfeo di Egeria sullAppia Antica».
Si tratta, racconta Quilici, «di una cappella centrale dedicata al dio della sorgente o alle ninfe, che si approfondisce ai lati in due bacini coperti da straordinarie volte ancora colorate in blu egizio che, alla base, accoglievano lacqua in due laghetti, dai quali partiva il canale dellacquedotto». Le strutture, alte fino a 9 metri, sono realizzate, spiega il professore, «in opera laterizia e in opera reticolata raffinata e gli ambienti, con le volte a botte e a crociera, i pozzi, i cunicoli di captazione che vi si convergono, il canale che principia lacquedotto sotterraneo sono oggi tutti percorribili perchè privati dellacqua».
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