Gli acquisti di libri sono in calo del 20 per cento

Qual è la stagione che fa felice i librai? Risposta scontata: dicembre. E quella che asseconda meglio le inclinazioni dei lettori? Altrettanto scontata: l’estate. L’ultima indagine Nielsen, commissionata dal Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni culturali, va però oltre i luoghi comuni, registrando con dovizia di particolari tutti i movimenti che ruotano intorno al libro. Il Centro diretto da Gian Arturo Ferrari intende cioè entrare nelle case degli italiani per capire precisamente come e quanto leggono, prima ancora di capire quanto spendono.
I dati più eclatanti riguardano però proprio la vendita. E qui c’è poco da scherzare. Il calo si aggira intorno al 20%, scendendo a 471 milioni di euro la spesa complessiva per l’acquisto di libri nel quarto trimestre 2011 (da ottobre a dicembre) rispetto allo stesso periodo del 2010. Gli acquirenti hanno registrato un -10% scendendo a 15,3 milioni e in media ogni acquirente ha speso 30,69 euro (-11%), sempre negli ultimi tre mesi dell’anno scorso rispetto allo stesso periodo 2010. È però sulle abitudini di lettura che si alza davvero il sipario. L’indagine rivela a esempio che se il genere più venduto è la narrativa, quelli meno frequentati sono la saggistica di taglio accademico e l’umorismo. Insomma ottimi come strenne, quest’ultimi, ma poco sfogliati.
Il rapporto rivela poi che soltanto il 21% degli acquirenti legge il libro entro il mese in cui lo ha comprato. I lettori forti, quelli cioè che comprano almeno tre libri a trimestre, sono costanti nell’acquisto. A differenza del lettore debole che sceglie preferibilmente il mese di dicembre per fare capolino in una libreria. E come generi? La narrativa (e la letteratura in generale) è letta più o meno nello stesso modo in tutto l’anno, mentre alcuni generi vengono frequentati a seconda della stagione. La religione, a esempio, ha il suo picco nel primo trimestre dell’anno. Come già detto per il crollo delle vendite, altro elemento che fa capire come anche in questo settore si senta forte la crisi globale è la differenza fra i libri letti e quelli acquistati. Nel 2011 sono stati letti 169 milioni di volumi contro i 135 milioni acquistati.


Per questo il governo ha deciso di finanziare una «campagna strategica» per promuovere la lettura, con uno spot che andrà in onda sui canali televisivi e radiofonici della Rai a partire da oggi, Giornata nazionale per la promozione della lettura. Ad annunciarlo è stato Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria. «Una campagna - ha aggiunto il sottosegretario - che potrebbe proseguire per tutto l’anno».

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