Roma

Acrobazie e raffinatezze popolari

Laura Novelli

Acrobati, clown, giocolieri, equilibristi, danzatori, musicisti, attori. È composto da una pluralità di voci e sapienze professionali diverse il nutrito esercito di artisti che da domenica 3 settembre invaderà - letteralmente - gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica per dare vita a quel tumultuoso contenitore di eventi «sospesi» tra teatro e circo che è il festival «Metamorfosi». Diretta come sempre da Giorgio Barberio Corsetti, prodotta dalla Fondazione Musica per Roma insieme con la Compagnia Fattore K e giunta alla sua quinta edizione, la rassegna capitolina si conferma uno degli appuntamenti più attesi di settembre, complice l’originalità di una formula che sa accostare con raffinata originalità la radice popolare e «fanciullesca» della tradizione circense e i modelli estetici propri di linguaggi più vicini al teatro e alla danza contemporanea. Ciò che ne deriva - da anni si attribuisce a questa curiosa mescolanza, coltivata soprattutto dai nostri cugini d’oltralpe, la definizione di nouveau cirque - possiede un’energia e una forza evocativa del tutto particolari, che puntano in primo luogo all’attivazione di tensioni fascinosamente ludiche e al coinvolgimento di un pubblico quanto mai eterogeneo. Basti vedere il programma della giornata inaugurale: apertura prevista alle 17.30 (nella Cavea esterna) con lo spettacolo di circo aereo Bal caustique proposto dalla compagnia belga Cirque Hirsute, al quale seguirà un numero di trapezio volante dell’acrobata francese Axel Minaret. Sempre dalla Francia arrivano all’Auditorium Maripaule B. e Philippe Goudard, clown-attori molto noti e attivi da oltre trent’anni che presentano un loro lavoro storico, Motusse & Paillasse/Clowns (debuttato nel ’75, è stato visto in numerosi Paesi del mondo), poetico ritratto di due creature naïf e sognanti capaci di emozionare e far sorridere (l’appuntamento è per le 19 nella Sala Petrassi). Francese è pure, infine, il celebre jongleur Jérôme Thomas, atteso al festival romano con una nuova creazione di confine tra giocoleria e danza dove si sperimenta un audace accompagnamento jazz a cura del nostro Gianluca Petrella (alle 21 nella Sala Sinopoli). Rimanendo in tema di sperimentazioni curiose, assai interessante si preannuncia poi lo spettacolo Anatomie Anomalie diretto da Martin Zimmermann (su musiche di Dimitri de Perrot), in cartellone martedì 5 e mercoledì 6 alle 21 nella Sala Petrassi: oggetti di uso comune impiegati in modo acrobatico, continui punti di contatto tra corpo e spazio circostante, giochi di fisicità esasperata e vitale scandiscono le tappe di un viaggio visionario dentro le paure e le angosce più comuni di oggi.
Affronta invece il tema della solitudine la performance collettiva della compagnia canadese Les 7 doigts de la main prevista in scaletta venerdì 8 e sabato 9 alle 21 (sempre nella Sala Petrassi). Si tratta di uno spettacolo corale il cui titolo coincide col nome stesso del gruppo, scritto e interpretato da sette acrobati che si sono formati alla Scuola Nazionale di Circo di Montréal (hanno lavorato tutti anche con il celebre Cirque du Soleil) e che qui si dimenano tra corde sospese, contorsioni, equilibri sul filo, manipolazioni di coltelli, trapezi fissi e mobili. Spiega il fondatore del gruppo Samuel Tétreault: «In un’arte come il circo in cui il semplice gesto prende la forma di metafore leggere e poetiche, abbiamo scelto di parlare del paradosso della solitudine pensando che l’arte circense consenta diversi livelli di lettura e permetta di spingere a un grado estremo le relazioni umane di fiducia, paura, aiuto reciproco, conflitto».
Ancora numeri di acrobazia, ancora fantasie da funamboli, ancora salti, voli, agili evoluzioni in bicicletta e nell’aria sono previsti sabato 9 nella Cavea esterna (dalle 23 in poi) nell’ambito degli eventi della Notte Bianca organizzata dal Comune.


Informazioni e prenotazioni ai numeri 06/80241281-06/6624626.

Commenti