Claudia Passa
Nunzio DErme, Guido Lutrario e i loro accoliti di Action saranno processati per associazione a delinquere finalizzata al compimento di delitti contro il patrimonio immobiliare altrui. Lo ha deciso il gup Mario Frigenti accogliendo le richiesta dei pm Salvatore Vitello e Maria Cristina Palaia, titolari dellinchiesta sulle occupazioni abusive di immobili. Questa è la prima notizia. La seconda è che i legali del leader «disobbediente» chiederanno la testimonianza del sindaco Walter Veltroni assieme ad «assessori, consiglieri regionali e comunali, dipendenti della pubblica amministrazione e di altri enti che hanno avuto rapporti con Action e che erano a conoscenza del loro programma. Il tutto spiega lavvocato Marco Lucentini, che con Francesco Romeo si occupa della difesa per smontare laccusa di associazione per delinquere. Questi potranno spiegare ai giudici cosè Action e le finalità che persegue». Parole pesanti come pietre. Già, perché se fino ad oggi il Primo cittadino sè guardato bene dal prendere posizione sullo stillicidio di okkupazioni abusive guidate da un (ex) consigliere della sua maggioranza, come eventuale testimone in un processo se la richiesta di citazione dovesse essere accolta e liter andare a buon fine - il sindaco non avrebbe alcuna facoltà di non rispondere della quale avvalersi. E le domande poste dalla difesa di DErme & Co., a giudicare dalle premesse, potrebbero creare seri imbarazzi allamministrazione ulivista dellultimo quinquennio (le 26 «okkupazioni» sottaccusa vanno dal 2002 a oggi). Insomma, cè chi scommette che al processo che inizierà il 24 novembre se ne vedranno delle belle. E cè pure chi, come la stessa Action, sembra lanciare «avvisi ai naviganti», chiedendosi se siano coinvolte direttamente anche le amministrazioni con cui l«agenzia» collabora quotidianamente: «Devono temere o no di essere giudicate corresponsabili dei nostri crimini? Sicuramente si sono giovate del nostro contributo», è scritto in una nota a buon intenditor. Anche la reazione di DErme e Lutrario (rinviati a giudizio assieme ad altri dieci militanti) non sè fatta attendere. «Si vuole criminalizzare il conflitto sociale che rappresenta un momento di progresso in questa città afferma il leader -. È impressionante che un pezzo di Stato, come la Banca dItalia, si sia costituito contro le classi più povere come i senza casa». Quindi lattacco allEsecutivo: «Possiamo dire che il nuovo governo di centrosinistra dice DErme nasce sotto queste segno, con linquisizione del conflitto sociale». Lutrario parla di «un accanimento della magistratura nei confronti di un movimento che ha sempre agito alla luce del sole. In qualche caso incalza , come per il movimento Asc nel nord-est, qualche mese fa la magistratura ha prosciolto i suoi militanti indagati per gli stessi motivi per i quali noi siamo accusati». I no-global «de noantri» sperano dunque di fare il bis al tribunale di Roma, ma il deputato di An Italo Bocchino definisce il rinvio a giudizio «un precedente molto importante. Finalmente la magistratura afferma usa il pugno di ferro nei confronti dei disobbedienti, deludendo chi pensava di poter godere, nel compimento delle proprie azioni violente, di una particolare impunità. Spero che il sindaco Veltroni voglia dare un segno di discontinuità rispetto al passato, negando la sua testimonianza in favore di Nunzio DErme».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.