Acustimantico per palati fini

Canzone d’autore? World music? Pop d’avanguardia? Jazz? Definire la musica degli Acustimantico è impresa ardua. Con il loro caleidoscopio di suoni, musiche, parole e immagini evocate questa sera (e, a grande, richiesta anche domani) la band presenterà in anteprima nazionale nella Sala Petrassi del Parco della Musica, (ore 21), «Em ovvero Emanuel Carnevali va in America», un evento di frontiera tra il reading letterario, il teatro e la musica, in cui si narra la storia di un giovane italiano che agli inizi del ’900 compirà il grande balzo emigrando negli Stati Uniti per diventare uno tra i poeti più importanti del movimento americano di inizio secolo. Una vicenda emozionante, quella di Emanuel Carnevali, in cui i temi dell’arte, della migrazione e della malattia si mescolano tra loro fino a comporre un unicum straordinario e davvero toccante. Un viaggio nel mondo in chiaroscuro, dunque, di «un uomo che voleva disturbare l’America», come dirà di sé Carnevali, ma anche un percorso nella poesia e più in generale in un’epoca in qualche modo originaria quale quella degli Stati Uniti di inizio ’900, tra gli sbarchi a Ellis Island, la musica jazz, le camere ammobiliate e il sogno della terra promessa. Attivi da otto anni, gli Acustimantico hanno quattro album alle spalle.

Sul palco: Raffaella Misiti (voce), Stefano Scatozza (chitarra e musiche), Marcello Duranti (sax e flauti), Carlo Cossu (violino), Andrea Vena (contrabbasso), Massimiliano Natale (percussioni e batteria), Danilo Selvaggi (testi). Con gli Acustimantico suoneranno Luca De Carlo (tromba) e Andrea Pagani (pianoforte), mentre la voce narrante sarà quella di Andrea Satta, dei Têtes de Bois.

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