Dopo le cinture e le borse griffate, tocca agli asparagi essere contraffatti. E ad Albenga parte una campagna a tutela delle prelibatezze locali. Alcuni accertamenti effettuati dalla polizia municipale sulle attività di vendita al dettaglio di prodotti agricoli hanno infatti scoperto che qualcosa non andava a proposito dell'esposizione al pubblico dei famosi «asparagi violetti di Albenga».
E il vicesindaco ed assessore alle attività produttive Franco Vazio è sceso in campo: «Alcuni commercianti hanno esposto prodotti con un cartello che li definiva asparagi violetti nostrani mentre le cassette che li contenevano ne rivelavano la provenienza campana. Stiamo ora valutando se si possa procedere legalmente per illecito contro queste persone; in ogni caso quello rilevato è solo la punta dell'iceberg di un fenomeno molto preoccupante: proprio i commercianti locali, che dovrebbero essere i primi a difendere e valorizzare i nostri prodotti, dimostrano di avere un atteggiamento poco responsabile».
L'asparago violetto, insieme al carciofo, alla zucchina trombetta ed al cuore di bue sono prodotti che hanno ottenuto la certificazione Dop ingauna (denominazione di origine protetta) e vengono quindi tutelati dallo Stato.
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