da Milano
È morto allospedale San Lazzaro di Alba, dove era ricoverato da venti giorni per un ictus, limprenditore Franco Miroglio. Aveva 83 anni e manteneva ancora un ruolo di riferimento come vicepresidente onorario nel gruppo tessile, fondato nel 1947 dal padre Giuseppe - con il motto «Dove esiste un campanile, cè una perpetua e quindi una donna da vestire» - oggi un colosso presente in molti Paesi del mondo. Cavaliere del lavoro, Miroglio aveva anche avuto una breve esperienza politica, come deputato della Lega.
La camera ardente è stata allestita nella cappella dellospedale: questa sera ci sarà una veglia di preghiera nella parrocchia di Cristo Re ad Alba, dove domani alle 11,30 si svolgeranno i funerali. Prima delle esequie, la salma sarà esposta nello stabilimento.
In azienda Franco Miroglio entra ancora giovanissimo a fianco del padre, per poi assumerne le redini nel 1955, con il fratello Carlo. Tra il 1970 e il 1985, vengono costruiti stabilimenti in Italia e allestero, che coprono lintero ciclo produttivo della filiera tessile-abbigliamento, mentre cresce il peso della divisione abbigliamento femminile. Lespansione continua negli anni 90, quando si cominciano ad aprire i negozi di abbigliamento con le insegne del gruppo, che oggi sono più di 1.400: tra gli altri i marchi Caractère, Motivi e la fortunata linea per taglie forti Elena Mirò, la prima a conquistare le passerelle milanesi. Nel 1994, quando compie 75 anni, Franco Miroglio lascia, con la carica di amministratore delegato, ogni potere operativo ai figli e ai nipoti, ma continua a seguire le strategie del gruppo. Due dei suoi tre figli lavorano in azienda: Edoardo, consigliere di amministrazione e amministratore delegato del gruppo fino al 2006 (la carica è poi passata al cugino Giuseppe, figlio di Carlo), e Nicoletta che si occupa di progetti speciali per la divisione tessuti.
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