da Baltimora
Lattore americano Gordon Scott, per sei volte leggendario Tarzan al cinema, interprete del primo film a colori e in cinemascope con luomo-scimmia che vola con le liane, è morto al Johns Hopkins Hospital di Baltimora, nello stato del Maryland, per complicazioni seguite a diversi interventi chirurgici al cuore, alletà di ottantanni. Scott ha vissuto gli ultimi cinque anni a Baltimora ospite di una coppia di amici. Considerato l erede di Johnny Weissmuller, il Tarzan per antonomasia, pure lui di origine germanica, Gordon Scott (il cui vero nome era Gordon M. Werschkul) è stato definito dalla critica il più gagliardo degli uomini-scimmia del grande schermo: 191 centimetri di altezza, 98 chili di peso, 123 centimetri di petto, corpo da culturista.
Dopo aver interpretato i mitici film dalla seconda metà degli anni Cinquanta Tarzan nella giungla proibita (1955), Tarzan e il safari perduto (1957), Tarzan e i cacciatori di pelli (1958), Tarzan e lo stregone (1958), La più grande avventura di Tarzan - Il terrore corre sul fiume (1959) e Tarzan il magnifico (1960), Scott fu ingaggiato a Cinecittà, dove divenne un re del cinema storico-mitologico dei «sandaloni», come lo chiamano gli americani: nei primi anni Sessanta fu Maciste, Remo, Giulio Cesare, Golia, Nippur, Golia, Muzio Scevola, Coriolano, in kolossal come Una regina per Cesare, Il gladiatore di Roma, Ercole contro Moloch, Maciste contro il vampiro e Il colosso di Roma.
Gordon Scott concluse la sua carriera cinematografica a Cinecittà negli anni Sessanta, dopo aver interpretato uno dei primi spaghetti western, Buffalo Bill, leroe del Far West (1965) di Mario Costa, seguito lanno successivo da Gli uomini del passo pesante (1966) di Mario Sequi. Lattore concluse la carriera nel 1967 con il fantascientifico Il raggio infernale di Gianfranco Baldanello e lo spionistico Segretissimo di Fernando Cerchio.
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