Addio a Milorad Pavic il poeta barocco della Serbia moderna

Costruiva i suoi romanzi incentrandoli su diversi punti di vista. Era ormai considerato il vero maestro della nuova letteratura balcanica

Lo scrittore e romanziere serbo Milorad Pavic è morto oggi a Belgrado all'età di 81 anni. Lo rende noto l'agenzia Tanjug citando fonti dalla famiglia. Storico della letteratura serba classica e specialista nella poesia barocca, Pavic stesso è stato autore di saggi e di opere di poesia. È conosciuto in occidente soprattutto per le sue opere virate verso il fantastico; i suoi romanzi e le sue novelle, zeppi di dettagli misteriosi e di connotazioni esoteriche, caratterizzate per un'avvincente alternanza di sogno e realtà.
Particolare è soprattutto la costruzione di molti dei suoi romanzi e la sua costante ricerca stilistica per rompere i canoni tradizionali della narrazione. Ne è un esempio il Dizionario dei Chazari, (Garzanti, Milano, 1988), suddiviso in tre dizionari, ciascuno rappresentante un particolare punto di vista, con due versioni differenti del romanzo, una maschile e una femminile, che differiscono per un solo paragrafo. Oltre al Dizionario dei Chazari, in italiano sono stati tradotti anche altri due romanzi di Pavic: Paesaggio dipinto con il tè (Garzanti, Milano, 1991) e Il lato interno del vento (Garzanti, Milano, 1993). I suoi romanzi sono stati tradotti in svariate lingue.


Secondo molti critici Milorad Pavic rappresenta ormai un classico esempio di letteratura postmoderna e inoltre, essendo autore serbo, si ritiene che le sue opere siano una delle più efficaci sintesi della cultura dei Balcani, dove diverse civiltà hanno convissuto per secoli nella stessa regione.

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