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Addio «pick-up» Con l’incentivo corre l’utilitaria

Eddie Seijo è il direttore vendite del più importante concessionario multimarca dell’area di Miami. Da Potamkin, a Palmetto, mezz’ora di macchina da South Beach, si stanno facendo i conti dopo che sabato sera si è concluso il programma «cash for clunkers», ovvero gli incentivi alla rottamazione grazie ai quali la casa Bianca ha rilanciato temporaneamente il mercato e convinto buona parte degli americani che il «downsizing» (la scelta di vetture più compatte) conviene. Ma i 3 miliardi di dollari messi a disposizione da Washington si sono esauriti velocemente e l’ultimo contratto, nel Paese, potrà essere siglato non oltre le 20 di stasera. «Siamo soddisfatti di com’è andata - dice al Giornale il manager di Potamkin -: abbiamo venduto, da luglio, un centinaio di veicoli grazie alla rottamazione. I clienti chiedevano soprattutto auto compatte e parche nei consumi. Le più gettonate? La Chevrolet Aveo e il Pt Cruiser della Chrysler, insieme ad alcuni modelli della coreana Kia. In cambio abbiamo ricevuto vetture anziane e inquinanti, anche immatricolate nel 1985». Non è un caso che nell’enorme piazzale della concessionaria sono rimasti invenduti numerosi grossi Suv e maxi pick up, simili a quelli offerti a prezzi stracciati sulle pagine del Miami Herald: per un Ford Escape, per esempio, tra bonus e promozioni «l’assegno da staccare è di 18.495 dollari rispetto ai precedenti 24.560», reclamizza il sito maroone.com. «Non ci resta che sperare - aggiunge Seijo - che gli incentivi vengano riproposti, ma con qualche aggiustamento». E proprio di una possibile nuova ondata di bonus si parla in questi giorni negli Stati Uniti, «anche perché - afferma un analista di Miami - il rischio che le vendite crollino ancora è reale. Ben venga, quindi, un nuovo piano che riequilibri il mercato concretamente. I correttivi che dealer e analisti suggeriscono a Barack Obama riguardano l’individuazione di un limite ai consumi, una maggiore severità verso le officine che controllano i motori dei veicoli più anziani e la puntualità nei rimborsi ai concessionari. «Dei 2 milioni di domande d’accesso ai bonus pervenute a Washington - ricorda l’analista - al momento ne sono state approvate solo 140mila.

Significa che la stragrande maggioranza dei rivenditori ha anticipato di tasca propria l’incentivo ed è in attesa del rimborso». Intanto, a dimostrazione del nuovo approccio degli americani verso l’auto, sull’Ocean Drive si vedono parcheggiati i primi Suv a doppia alimentazione (benzina-Gpl).
PBon

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