Addio a Totem e Pdc Le scommesse sportive tornano all’antico

Le scommesse sportive tornano all’antico dopo l’approvazione in commissione dell’emendamento Bernardo che, fra l’altro, manda in pensione totem e punti di commercializzazione. Delle due l’una: o si gioca nelle agenzie oppure online. Dovrebbe finire così l’era sui punti di intermediazione che hanno provocato infinite contestazioni e cause legali in quantità. Ma il condizionale è d’obbligo in attesa di capire cosa effettivamente accadrà in una materia così intricata. Ma vediamo cosa dice questo emendamento. Il primo comma consente l’effettuazione delle scommesse «esclusivamente nelle sedi e con le modalità previste dalla relativa convenzione di concessione, con esclusione di qualsiasi altra sede, modalità o apparecchiatura che ne permetta la partecipazione telematica». Ne scaturisce, di conseguenza, l’abrogazione dell’articolo del dl che permetteva ai concessionari di accettare le scommesse a quota fissa anche «in luoghi diversi dai locali della sede autorizzata». Il secondo comma consente il rilascio della licenza di Pubblica Sicurezza solo a chi è in possesso di concessione. Il comma successivo va in altra direzione e comporta la licenza di Pubblica Sicurezza anche per la gestione delle sale ove si installano le videolottery. Il quarto e ultimo comma riguarda l’utilizzo delle entrate, che nel 2011 serviranno «al rifinanziamento del regime di devoluzione del 5 per mille».
Su questo argomento si era espresso Francesco Ginestra, presidente di Assosnai: «Non c’è dubbio che totem e punti di commercializzazione debbano scomparire. C’è chi, parlando di illegalità, pone sullo stesso piano i centri trasmissione dati con i punti di commercializzazione. Ma le proporzione del fenomeno sono nettamente diverse. Se infatti sul territorio ci sono 500 o 600 ctd, il numero dei pdc sfiora le 20mila unità con un devastante impatto sul territorio. La raccolta non ne risentirà perché i giocatori, abituati a entrare nei pdc, troveranno un punto targato Aams per scommettere». Di altro tenore il commento sui totem: «Spero che il provvedimento venga applicato con la massima attenzione. C’è infatti il rischio che in alcuni esercizi un totem per giocare online venga mascherato da macchina che offra altri servizi». Tutto vero, tutto giusto. Ma sarà importante anche riflettere sulla conversione dei pdc. Ne riparleremo.
Nel frattempo la Commissione Europea ha comunicato al nostro governo la proposta di archiviare la procedura d’infrazione sulla disciplina dei giochi d’abilità a distanza con vincite in denaro.

Una mossa inevitabile perché la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto sulla disciplina dei giochi online ha abrogato il decreto ministeriale finito sub judice. Ancora una volta la regolamentazione italiana si pone come punto di riferimento a livello internazionale.

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