Adesso basta coi pesci d’Aprile

Ragazzi, scusate, ma i pesci d’aprile non si fanno a inizio mese? Che non sareste andati a Bologna a fare una passeggiata avevate detto di saperlo. Non era neppure una bella giornata, quindi le distrazioni in teoria erano pari a zero. Invece, invece, invece.
Ok, avete ragione, non sempre si può vincere, che bisogna saper perdere non c’è bisogno di dirlo a noi genoani. Che il campionato resta una cavalcata fantastica è verissimo. Adesso però, reset e ripartire. Subito. Domenica prossima. Sapete che c’è Bartali, no? E allora facciamo per un attimo finta che tutto il resto non conti, che la Fiorentina non ci abbia appena scavalcato per la Champions, che dobbiamo ancora provarci. Niente. Tutto questo non esiste. Siamo in lotta per non retrocedere, ogni maledetta domenica è l’ultima spiaggia. Ma alla prima ultima spiaggia non ci dobbiamo andare con secchielli e palette. Quell’appuntamento lì deve servire solo a smentire i proverbi e le frasi fatte: non c’è due (sconfitte) senza tre è una di quelle frasi fatte che il Genoa di quest’anno proprio non può permettersi di confermare.

È l’anno in cui facciamo cadere i tabù, e allora, scusate, ma quanto tempo è che non battiamo andata e ritorno quelli con le maglie da ciclisti? Per favore, ragazzi, ve lo chiedo col cuore, evitate di rimettervi la cuffietta da crocerossine. Di morti ne abbiamo già resuscitati abbastanza. È il momento di far fuori gli zombi.

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