Adesso Lotito vuole trattenere Rossi: «Rappresenta il perno del mio progetto»

«Il contratto è l’incontro della volontà delle due parti e dunque Delio Rossi ha ragione a dire che anche lui deciderà del suo futuro. Ma da parte della Lazio, e la mia posizione in tal senso è chiara, Rossi rappresenta il presente e il futuro di questa società». Non usa mezzi termini il presidente della Lazio, Claudio Lotito, nel voler confermare sulla panchina della società biancoceleste il tecnico Delio Rossi, in scadenza di contratto a fine stagione. Il presidente, dai microfoni di Radio Radio, ribadisce la volontà di trattenere l’allenatore riminese, a Roma dal 2005. «Le tempistiche del contratto devono essere idonee - ha aggiunto Lotito -. Il 30 giugno non posso certo andare dal tecnico a chiedergli di firmare il rinnovo del contratto perché sarebbe tardi. Sicuramente entro maggio andrò da Delio con un progetto concreto, che prevede anche il progetto dello stadio, e un organico inattaccabile sotto il punto di vista dei rinnovi di alcuni giocatori (soprattutto Pandev) e dei riscatti di Zarate e Matuzalem, per discutere del futuro di una società che vuole ottenere risultati importanti. Rossi è una persona seria, un grande professionista ed è il perno del nostro progetto. Comunque, fino al termine di maggio Delio Rossi non può interloquire con nessun’altra società».
Da parte sua Rossi chiarisce, sempre dai microfoni di Radio Radio, la posizione: «Sento da più parti che la mia conferma dipende da altri, mentre invece dipende solo da me. Sono un professionista ed è giusto fare il bene della società, ma anche il mio.

Del resto sono un tecnico anomalo da questo punto di vista, perché non ho bisogno di un contratto per sentirmi stimolato». Rossi ribadisce comunque la volontà di rimanere alla Lazio: «Penso all’oggi e l’oggi si chiama Lazio che è la mia priorità. Ma se mi accorgerò di non essere più la persona giusta me ne andrò».

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