Adidas cup, è calcio vero: i grandi ex fanno sul serio

L’Epicas di Baresi vola seguita dai Citizens di Albertini e Radiorama di Eros Ramazzotti

Gian Piero Scevola

E l’Epicas fa poker di vittorie, saluta e se ne va, prende il volo, va in fuga solitaria e si mette alle spalle tutte le altre squadre dell’Adidas Cup. È questo il leit motiv del mega torneo organizzato da Fondazione Milan giunto alla quarta giornata con una partecipazione di pubblico sempre più numerosa e intensa. Quello che sembrava essere alla presentazione come una passerella di tanti grandi ex del passato, si sta rivelando invece un duro banco di prova per l’impegno, la determinazione e la grinta che tutti, nomi noti e no, mettono in mostra sull’erba sintetica del centro Masseroni Marchese. Basti pensare che giovedì scorso si sono ritrovati come avversari grandi campioni come Franco Baresi, Daniele Massaro, Demetrio Albertini, Pietro Vierchowod, Giovanni Stroppa, Angelo Carbone, Stefano Nava, Attilio Lombardo, Benoit Cauet, perfino un componente del cda rossonero come Paolo Ligresti e i protagonisti di Zelig: Max Pisu e Franz.
Insomma, ce n’era per tutti i gusti. Anche Eros Ramazzotti in borghese, ma a fare un tifo scatenato per la sua Radiorama costretta al 5-5 con un’altra grande favorita, Media Partners. «Il fatto che io non giochi è un vantaggio per i nostri avversari. Mi sono fatto male, gioco troppo, questo torneo sta diventando sempre più serio e combattuto. La verità è che il mio infortunio cerca solo di nascondere inevitabili problemi di età», la confessione dell’Eros nazionale. E, a proposito di spirito sportivo, Stefano Nava: «La classifica della mia squadra, Banca Mediolanum? Non guardiamola adesso, i conti si fanno alla fine...». C’era anche Claudio Coldebella, vice-allenatore dell’Armani e punto di forza dell’Epicas di Mauro Tavola: «L’Adidas Cup è una manifestazione davvero bella. Dobbiamo continuare così». E se lo dice lui, che finora ha sempre vinto, c’è da credergli.
La classifica intanto si allunga in testa, con l’Epicas solitaria capolista, inseguita da Radiorama e Citizens of Humanity. Proprio questi ultimi hanno spento, momentaneamente però, le ambizioni del Giornale, con un secco 7-3 confezionato da Spaziani (3), Cauet (2), Albertini e Frappietri, mentre per i gialli di via Negri andavano a segno Grasselli, Rossi e Gelosi. Attenuanti però ce ne sono, perché al Giornale mancavano le due punte titolari: il bomber Davide Berlusconi e Primo Berlinghieri che, atteso per l’esordio, ha invece dato forfait all’ultimo momento, oltre agli infortunati Medhoun e Ruzzo. Ma la voglia di reagire è tanta. «Ora ce la vedremo con Media Partners, altra favorita: sarà l’occasione per riscattarci», il commento di capitan Andrea Manzoni.
Continua la scalata lo Studio Izzi di Massaro: 4-2 alla Banca Mediolanum, mentre arriva anche la prima vittoria per Adidas (Impossible is nothing) con un combattuto 9-8 su Atahotels di Ligresti e tanti marcatori eccellenti: Lemarchand (5), Monelli e Carbone (3), Ligresti e Stroppa (2).

L’Epicas rifila un 7-1 al Maestro di casa: poker di gol di Vierchowod, mentre Gambaro si è fatto espellere. Pareggio 6-6 anche tra Sky e Movitalia con Spelta (4 gol) e Paolillo (3) in evidenza. Insomma, basta guardare i nomi: se non è calcio spettacolo questo...

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