da Milano
Quattro milioni di decoder digitali: erano un milione e mezzo solo pochi anni fa. Appare evidente che parlare della tv digitale come di quella del futuro è ormai riduttivo, anche se il cambiamento definitivo deve ancora compiersi. Da qui, linteresse del dibattito che si è svolto ieri al Politecnico di Milano, dove si sono confrontati con il ministro della Comunicazione, Paolo Gentiloni, i numeri uno delle concessionarie pubblicitarie, a proposito delle nuove strategie che leconomia e la cultura digitale impongono, innanzitutto alla pubblicità.
E qui Publitalia ha un primato che lad Giuliano Adreani sottolinea: «Mediaset per prima ha creduto e investito nella tv digitale - afferma - tanto che abbiamo creato una struttura specializzata nei nuovi media. Il che ci offre non solo il vantaggio di vendere pubblicità oggi, ma quello di creare i professionisti del domani per questa nuova tecnologia, fare un test per arrivare preparati al cambiamento definitivo. Ma non dobbiamo avere una foto vecchia di questo mercato: il duopolio non cè più, anzi la nuova tecnologia aumenterà la concorrenza». Quanto al ddl Gentiloni, «mi auguro che non vada avanti, perché è una legge solo contro di noi. Ci vuole invece una legge di sistema».
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